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Saluto del Card. Matteo Zuppi, Presidente della CEI

Veglia di preghiera per la pace, Bari, Basilica San Nicola, mercoledì 21 dicembre 2022

Saluto il caro fratello Giuseppe, che ha fortemente voluto questa iniziativa promossa con la Conferenza Episcopale Italiana, i confratelli vescovi, i delegati della Conferenza Episcopale della Chiesa romano cattolica in Ucraina, della Chiesa greco-cattolica in Ucraina e dell’Esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia, i fratelli delle Chiese ortodosse.

Saluto le autorità presenti: la Senatrice Isabella Rauti, Sottosegretario di Stato per la difesa, che è qui in rappresentanza del Governo, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Sindaco di Bari Antonio Decaro.

Saluto i Padri Domenicani, che ci accolgono in questa bellissima Basilica, e tutti coloro che sono qui a pregare, uniti a tutti i cristiani di Ucraina e Russia.

Torniamo oggi a Bari, città ponte di dialogo e porta di accoglienza, che in diverse occasioni è stata teatro di iniziative per la pace, nel Mediterraneo e in Medio Oriente. Ricordiamo l’incontro di riflessione e spiritualità che si è svolto dal 23 al 27 febbraio 2020, e l’incontro con i Patriarchi nel luglio 2018. In entrambi gli eventi, Papa Francesco ha voluto lanciare da questa città un forte appello perché tutti “possano superare la logica dello scontro, dell’odio e della vendetta per riscoprirsi fratelli, figli di un solo Padre, che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi”. Con Papa Francesco, ribadiamo il nostro impegno a “camminare, pregare e lavorare” affinché “all’ostentazione di minacciosi segni di potere subentri il potere di segni speranzosi”.

Il Bambino Gesù, che tra qualche giorno accoglieremo, è il segno della speranza, la luce che rischiara le tenebre dell’egoismo, della violenza e della guerra. Di tutte le guerre. Nella tenerezza e della debolezza di quel Bambino, cerchiamo la forza per spezzare le catene del male, per non voltarci dall’altra parte, per smettere di pensare che la pace non sia affare nostro. La pace comincia nel cuore di ciascuno; comincia da me, da te, da noi, fino ad arrivare alle sfere della politica e della diplomazia. Don Primo Mazzolari diceva: “Se la colpa di un mondo senza pace è di tutti, e dei cristiani in modo particolare, l’opera della pace non può essere che un’opera comune, nella quale i cristiani devono avere un compito precipuo, come precipua è la loro responsabilità”.

San Nicola non può giustificare e benedire il fratello che alza le mani contro suo fratello e con lui imploriamo il dono della pace.

Bari, 21 dicembre 2022

Matteo Zuppi

Arcivescovo di Bologna - Presidente della Conferenza Episcopale Italiana

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