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Udienza. Papa Francesco: «Ragazzi, siate affamati di vita autentica, siate inquieti»

All'udienza generale si inizia un nuovo itinerario di catechesi sul tema dei comandamenti. «Accettare i propri limiti è il passaggio che fa diventare adulti»

Papa Francesco nell'udienza generale del mercoledì ha iniziato il nuovo ciclo di catechesi sui comandamenti. Dopo aver fatto il giro tra la folla di circa 15mila fedeli provenienti da tutto il mondo, il Pontefice è sceso dalla papamobile e si è diretto verso un gruppo di bambini con dei cappellini gialli, della scuola di Ponsacco (Pisa): ha preso quindi con sé un gruppo di dieci di loro e li ha portati sul sagrato della basilica, tenendoli vicino a sé durante la catechesi. (IL TEST0 DELLA CATECHESI)

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Dal Papa un applauso a tutti gli Antonio

"Chi di voi si chiama Antonio? Bene un applauso a tutti gli Antonio". Con queste parole, cioè facendo a suo modo gli auguri di buon onomastico a chi porta il nome di sant'Antonio da Padova, di cui ricorre oggi la festa, Papa Francesco ha aperto l'Udienza Generale in piazza San Pietro.

"Un pensiero speciale - ha poi aggiunto al termine dell'Udienza Generale - porgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli. Oggi ricorre la memoria di Sant'Antonio di Padova, Dottore della Chiesa e Patrono dei poveri. Egli vi insegni la bellezza dell'amore sincero e gratuito; solo amando come Lui amò, nessuno intorno a voi si sentirà emarginato e, allo stesso tempo, voi stessi sarete sempre più forti nelle prove della vita"

"Vivere per davvero, vivere un'esistenza nobile... Quanti giovani cercano di vivere e poi si distruggono andando dietro a cose effimere".

Lo ha sottolineato il Papa nell'udienza generale, iniziando oggi un nuovo ciclo di catechesi sui Comandamenti e incentrando la sua meditazione sul desiderio di vita piena. "La voglia di vivere. Alcuni - ha affermato Francesco - pensano che sia meglio spegnere questo impulso, perché pericoloso. Vorrei dire, specialmente ai giovani: il nostro peggior nemico non sono i problemi concreti, per quanto seri e drammatici: il pericolo più grande è un cattivo spirito di adattamento che non è mitezza o umiltà, ma mediocrità, pusillanimità". "Un giovane mediocre è un giovane con futuro o no? No, rimane lì, non cresce, non avrà successo - ha commentato -. La mediocrità, la pusillanimità, quelli che hanno paura di tutto. No, questi giovani non andranno avanti. Mitezza, forza, e niente pusillanimità, niente mediocrità".

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"Il beato Pier Giorgio Frassati - ha spiegato - diceva che 'bisogna vivere, non vivacchiare'. I mediocri vivacchiano".

"Bisogna chiedere al Padre celeste per i giovani di oggi il dono della sana inquietudine, la capacità di non accontentarsi di una vita senza bellezza, senza colore. Se i giovani non saranno affamati di vita autentica, dove andrà l'umanità?". Così il Papa nell'udienza generale. "Ma a casa, nelle vostre case - ha proseguito -, quando si vede un giovane seduto tutti i giorni, cosa pensano il papà e la mamma: 'questo è malato', e lo portano da un medico". "Dove andrà l'umanità con giovani quieti, non inquieti? Dove andrà?", ha quindi domandato.

Francesco benedice i mondiali di calcio in Russia: occasione di pace e dialogo

"Domani si apriranno i campionati mondiali di calcio in Russia. Desidero inviare il mio cordiale saluto ai giocatori e agli organizzatori, come pure a quanti seguiranno tramite i mezzi di comunicazione sociale questo evento che supera ogni frontiera". Lo ha detto papa Francesco al termine dell'udienza generale. "Possa questa importante manifestazione sportiva - ha auspicato - diventare occasione di incontro, di dialogo e di fraternità tra culture e religioni diverse, favorendo la solidarietà e la pace tra le nazioni".

© Avvenire Redazione Internet, mercoledì 13 giugno 2018

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