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Visita privata dell'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andrij Yurash

Episcopio dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto, giovedì 7 novembre 2024

Questa mattina, l'arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, ha incontrato, nella sede dell'episcopio dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto, l'ambasciatore d'Ucraina presso la Santa sede e il Sovrano Militare Ordine di Malta, Andrij Yurash per una visita privata.

Dopo uno scambio istituzionale di doni, l’ambasciatore e l’arcivescovo si sono resi disponibili per le domande che le testate giornalistiche presenti hanno loro rivolto.

Anzitutto l’ambasciatore ha voluto ringraziare “la comunità di Bari e tutti gli abitanti di questa bellissima città che ha una grandissima storia per l’accoglienza data ai profughi ucraini”. Per il popolo ucraino Bari è sempre stata considerata una “città leggendaria”, la città di San Nicola e tanti coltivano il desiderio di visitarla per venerare le reliquie del Santo taumaturgo.

Rispondendo anche ad alcune domande relative alle ultime elezioni presidenziali in USA, Andrij Yurash ha auspicato che il nuovo presidente eletto continui la politica di sostegno nei confronti dell’Ucraina, evidenziando che questa non è una guerra iniziata dall’Ucraina. Il suo popolo ha il dovere di difendere i propri confini, la propria libertà ed identità. Solo quando si realizzerà tutto questo si potrà parlare di pace giusta.

Naturalmente l’Ucraina non chiede soltanto un supporto attraverso le armi, ma anche spirituale. Per questo motivo viene apprezzata ogni forma e opportunità di sostegno per il loro Paese.

L’arcivescovo mons. Satriano ha sottolineato come anche questa visita sia molto significativa perché entra all’interno di un percorso di mediazione in una dinamica ecclesiale: una mediazione discreta e silenziosa.

Anche la recente visita del cardinale Zuppi sia in Ucraina, sia in Russia ha avuto lo scopo di cercare in maniera alacre la possibilità di percorsi umanitari di pace. Questa guerra può terminare solo quando sarà rispettata la dignità di tutti.

L’arcivescovo si augura che anche questo piccolo tassello possa essere fruttuoso all’interno di un percorso più grande che la Chiesa sta portando avanti insieme alle forze in questione: Ucraina e Russa.

Mons. Satriano ha voluto anche sottolineare il significativo gesto di vicinanza di un ambasciatore verso la popolazione ucraina residente in terra di Bari; un gesto di conforto per tutti coloro che qui hanno trovato un rifugio e una sistemazione.

Alla domanda se è prevista da parte dell’arcivescovo una nuova visita in Ucraina, egli ha risposto di no in questo momento, perché quando è al lavoro la diplomazia vaticana, le altre realtà ecclesiali locali devono rimanere ferme e in silenzio. Ma se dovesse essere necessario, è comunque disposto a muoversi come ha fatto due mesi dopo lo scoppio della guerra.

Alla fine delle interviste l’ambasciatore e l’arcivescovo si sono trattenuti in episcopio per un colloquio privato.

Subito dopo, il diplomatico, con a seguito la famiglia e il suo staff, ha avuto l’opportunità di visitare i luoghi significativi della Chiesa locale barese quali il Museo diocesano con i suoi meravigliosi rotoli dell’exultet, la Cattedrale e la Basilica di San Nicola.

Con l’impegno di un futuro e certo ritorno nella città di Bari, nel tardo pomeriggio l’ambasciatore è rientrato nella propria sede diplomatica a Roma.

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