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La Marcia dei Bruchi a Bari

Dall'1 al 5 aprile 2023

John Mpaliza

In marcia per difendere i diritti

della Terra e delle Persone

 

Sabato 1 aprile
  • Ore 9.30 In marcia da Rutigliano verso Carbonara - Bari
  • Ore 15.00 (Ri)Partenza da Carbonara, piazza Umberto 1 (Chiesa Patronato Di Venere)
  • Ore 16.30 Arrivo a Parco 2 Giugno e ripartenza in musica verso piazza Ferrarese
  • Ore 17.30 Accoglienza e Saluto della Città

* Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare dove può

 

Martedì 4 aprile
  • Dalle 17.00 alle 19.00

- Raduno del Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti - Presidio di Bari, piazzetta M.C. Nardini (Chiesa del Redentore)

- Partecipazione degli studenti della Scuola senza confini "Penny Wìrton" e dei suoi animatori

- Musica e parole

- Intervento dì John Mpaliza, promotore della Marcia dei bruchi

 

Mercoledì 5 aprile
  • Ore 9.00 Partenza da Piazza Garibaldi

- Marcia dei bruchi animata dai giovani delle scuole

 

  • Ore 10.00 Arrivo in Piazza Ferrarese

- Condivisione lavori e riflessioni degli studenti

 

Per informazioni: John Mpaliza 320 4309765

 

 

Marciano come i bruchi, perché come le piccole larve sognano di trasformarsi in farfalle e di trasformare, di conseguenza, tutto il mondo. A partire dai luoghi che abitano, che vivono, che condividono. Camminano insieme per riparare le ferite dei territori, per parlare di diritti umani, pace, giustizia, legalità, crisi climatica, consumo critico. Disegnano, cantano, approfondiscono. E soprattutto, marciano. Tutti insieme. Grandi e bambini.

E’ il senso della “Marcia dei Bruchi” che l’attivista John Mpaliza ha portato in Puglia, girando in lungo e in largo la regione, incontrando studenti ed insegnanti, sensibilizzando le comunità sulle tematiche che gli stanno più a cuore e che lo hanno spinto nel 2014 a lasciare il suo lavoro da ingegnere informatico nel Comune di Reggio Emilia per iniziare un nuovo percorso, un cammino diverso. Quello del “Peace Walking Man” che, come dice lo stesso Mpaliza, «non è esattamente un lavoro, ma una missione che sento di dover portare avanti, impegnandomi con i giovani per contribuire a formare la loro coscienza, per motivarli ad impegnarsi affinché migliorino il futuro delle loro comunità e, di riflesso, di sé stessi».

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Dopo aver girato diverse regioni italiane ed anche una ventina di Paesi europei, John Mpaliza dallo scorso 25 febbraio incontra scuole, studenti, insegnanti, famiglia. Discutono, si confrontano, camminano insieme. «L’unica condizione per partecipare» chiarisce Mpaliza «è che aderendo si impegnino a lavorare in classe per approfondire le tematiche che trattiamo durante la marcia dei bruchi. Perché i ragazzi devono capire e conoscere il mondo che viviamo, riflettendo sui problemi che ci sono, sulle ingiustizie sociali presenti, sulle cose che non vanno nei territori in cui vivono e come poter provare a cambiarle. Devono immaginare come vogliono le loro città».

Per questo, fino al 5 aprile, quando l’attivista arriverà a Bari per concludere il suo cammino in Puglia, la “Marcia dei Bruchi” continuerà a riunire migliaia di ragazzi nelle piazze. Del resto, sono stati proprio loro nel periodo del Covid a chiedere al 53enne italo-congolese di fare qualcosa, di organizzare un’iniziativa in cui gli stessi studenti fossero i protagonisti del cambiamento.

«Io sono del Congo. Ho studiato Ingegneria Politecnica presso l’Università di Kinshasa, ma ho lasciato la mia terra per questioni politiche. Il mio Paese detiene il 70% del coltan mondiale, che è fondamentale per la produzione di telefoni cellulari e computer, e l’80% di cobalto, utilizzato per la produzione di tecnologie aerospaziali. Potrebbe essere un Paese ricco» spiega Mpaliza «in realtà è ricco di povertà, conflitti. Mio padre è morto a causa del conflitto ed altri miei famigliari sono scomparsi. Per questo, nel 2014 ho deciso di cambiare vita e di lasciare il mio lavoro da ingegnere informatico nel Comune di Reggio Emilia. Volevo rompere il silenzio sulla questione del Congo, farla conoscere. Ho marciato per 12 anni per attirare l'attenzione, per parlare di pace, per far capire che la pace si deve costruire dal locale al globale. La marcia è il mezzo di protesta più potente, perché è nonviolento, tocca i cittadini, i territori, che ti accompagnano in questo cammino».

La “Marcia dei Bruchi” è nata così. Dalla spinta «dei giovani studenti di Bressanone, che ho incontrato dopo essermi trasferito a Trento, che volevano riflettere e capirne di più sui costi umani e sociali della tecnologia, sui bambini sfruttati, sulle donne costrette a subire violenza. Abbiamo organizzato una marcia per sensibilizzare i ragazzi su questi temi e mentre camminavamo» ricorda Mpaliza «Giacomo, un bambino di 9 anni, ha proposto di chiamarla la “Marcia dei Bruchi”, perché rappresenta l'immagine di tante persone che camminando insieme, come i bruchi che sognano di trasformarsi in farfalle, sognano di trasformare il mondo, di cambiarlo in un luogo migliore».

Partita da San Severo lo scorso 25 febbraio, la marcia è attesa ora a Bari dall'1 al 5 aprile 2023, dopo essersi fermata a Ginosa, Grottaglie, San Marzano, Francavilla Fontana, Mesagne, Brindisi e Taranto.

La Marcia coinvolge scuole e associazioni e rappresenta la parte finale di un percorso avviato durante il quale i temi affrontati sono quelli della difesa della pace, della Terra, e dei diritti umani.

Dichiara John Mpaliza: “Ogni giorno cerco di impegnarmi affinché i diritti vengano rispettati per tutti e lo faccio in un modo particolare: camminando! Ed anche voi potreste diventare degli attivisti per i diritti umani partecipando alla marcia. Tantissimi bruchi che camminano insieme e che si trasformeranno in bellissime farfalle, perché così tenteremo di trasformare il nostro bellissimo Pianeta, dandola parola ai giovani!”

Queste le parole che Mpaliza ha usato per invitare le scuole di Puglia ad uscire per strada e marciare con lui. Tanti i Comuni della Puglia che patrocinano l’evento, creando una circolarità di intenti che coinvolge le intere comunità.

TEMI DELLA MARCIA
Si propone ai docenti che aderiscono a questa iniziativa di lavorare insieme alle loro classi su un percorso di sensibilizzazione sui diritti umani, la giustizia e la pace. Mai come oggi assistiamo a violazioni dei diritti umani più elementari in giro per il mondo ed il nostro paese, l’Italia, non fa differenza.
Si lascia ai docenti la libertà di decidere come declinare questi concetti, proponendo, dove possibile, di partire dai seguenti argomenti, a scelta: cambiamenti  climatici  e  sostenibilità  (ambientale),  il  costo  umano  ed  ambientale della nostra tecnologia, Dichiarazione Universali dei Diritti Umani, i diritti dei bambini, globalizzazione e sostenibilità, Agenda 2030 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, diversità, immigrazione e politiche di accoglienza, disarmo, nonviolenza.

 

OBIETTIVI DELLA MARCIA
•    Sensibilizzare le scuole, gli studenti e giovani in generale, la cittadinanza ed i territori attraversati sui temi ed il messaggio veicolati da questa marcia
•     Riuscire a coinvolgere e rendere protagonisti alunni e studenti nel vivere l’esperienza del camminare insieme con partecipazione attiva e condivisione
•    Stimolare la nascita di una rete di scuole sensibili a questi temi
•    Favorire la connessione tra diverse realtà territoriali della regione
•  Portare e raccontare alle scuole e comunità una campagna informativa sul Regolamento comunitario 2017/821, conosciuto come legge sulla tracciabilità dei minerali usati nei dispositivi elettronici


COSA SI CHIEDE AGLI INSEGNANTI/SCUOLE
Gli  insegnanti  sono  tra  gli  attori  principali  di  questa  marcia.  Da  loro  dipende  la riuscita di questa iniziativa ed a loro viene proposto di:
•    coinvolgere gli alunni/studenti delle loro classi e, se possibile, altri insegnanti e scuole, anche in ottica di rete sul territorio
•  sensibilizzare e preparare gii alunni/studenti a questo evento parlandone in classe e proponendo letture, ricerche e progetti didattici collegabili ai temi che accompagnano questa marcia
•  collaborare  e  confrontarsi  con  il  comitato  locale,  dove  presente,  per organizzare  la  partecipazione  degli  alunni/studenti  alla  tappa  locale  della marcia.
•    dare continuità, anche dopo il passaggio della marcia, creando momenti e occasioni di approfondimento sugli argomenti trattati

Possono partecipare scuole di tutti i gradi di istruzione: dalle primarie alle superiori.

 

PROPOSTE DIDATTICHE
•    una mostra fotografica sul coltan che può rimanere per qualche giorno nelle scuole che lo desiderano
•    una mostra sugli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite
•    una  mostra  fotografica  professionale  sul  coltan,  di  Stefano  Stranges,  da proporre nelle città principali

 

CHI PUÒ PARTECIPARE, CAMMINARE
Chiunque voglia può venire a camminare dove, quando e quanto riesce. Prima della partenza sarà comunicato il percorso definitivo con tutte le tappe, orari e luoghi di partenza e di arrivo, le distanze, i dislivelli, gli eventi previsti durante le tappe. Le scuole, con striscioni e musiche, parteciperanno ad un tratto più o meno breve individuato insieme all’organizzazione e alla fine del quale gli alunni e alunne, studenti e studentesse potranno prendere la parola e spiegare il lavoro fatto.
Oltre alle scuole, possono partecipare alla marcia e all’organizzazione locale della stessa ie associazioni e reti di associazioni, parrocchie e istituzioni locali.

 

 

 

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