Nella ricorrenza del centesimo compleanno di mons. Settimio Todisco, mi unisco al coro di voci che da più parti si elevano a rendere grazie al Signore per il dono della sua vita e del suo ministero. Cento anni di vita, settantasette di sacerdozio e cinquantaquattro di episcopato, vissuti sempre con il cuore e con la fede (come recita il suo motto episcopale), non si possono compendiare in un breve messaggio augurale, tuttavia desidero mettere in particolare evidenza tre incarichi che mons. Todisco ha ricoperto, lasciando un segno indelebile e aprendo nuovi solchi ecclesiali.

Dapprima come Arcivescovo metropolita di Brindisi, poi come Arcivescovo di Brindisi-Ostuni – dopo l’accorpamento delle due diocesi nel 1986 – ha guidato la Chiesa brindisina per oltre 25 anni, traducendo il sogno di Chiesa del Concilio Vaticano II in un programma pastorale fatto di scelte concrete. Punto fermo del suo episcopato è stato il coinvolgimento del laicato, che desiderava valorizzare sempre più nei processi pastorali, non solo in chiave esecutiva, ma soprattutto nell’ottica di una progettazione partecipata.

La sua visione di Chiesa, sempre di respiro universale, lo ha visto impegnato a livello nazionale nella Commissione episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese della CEI, prima in qualità di membro, poi di Presidente.

Nella Conferenza episcopale pugliese, nella quale ha ricoperto anche il ruolo di Segretario, mons. Todisco si è distinto per discrezione e sapienza pastorale.

Pastore autorevole dal tratto elegante e cordiale, egli ha sempre scelto la strada della franchezza evangelica, mostrando una non comune capacità di tessere contraddittori e soluzioni. Un esempio eclatante si è avuto l’8 marzo 1991, all’indomani dello sbarco di quasi 30mila profughi albanesi a Brindisi, quando la sua decisione di aprire le chiese agli immigrati diede un segnale a tutte le istituzioni, facendo poi pendere l’ago della bilancia verso l’apertura e l’accoglienza.

Gli auguri più cari a uno dei pastori più amati della Chiesa di Brindisi-Ostuni. Egli, ora flebile fiammella per il peso degli anni, sarà sempre un faro per tutti noi, vescovi, donne e uomini delle Chiese di Puglia.

† Giuseppe Satriano

Arcivescovo di Bari-Bitonto

Molfetta, 10 maggio 2024

Oggetto: Gli auguri dei vescovi pugliesi a Sua Ecc.za Mons. Settimio Todisco, Arcivescovo emerito di Brindisi-Ostuni, nel giorno del suo 100.mo compleanno

I Vescovi delle Diocesi di Puglia partecipano alla gioia dell’Arcidiocesi di Brindisi - Ostuni nella felice ricorrenza del centesimo compleanno di Sua Ecc.za Mons. Settimio Todisco, Arcivescovo emerito di Brindisi - Ostuni.

Nell’unirsi al rendimento di grazie al Signore per la vita e l’illuminato esempio pastorale di Mons. Settimio Todisco – alla guida dell’arcidiocesi brindisina dal 1975 al 2000 -, i Vescovi ne ricordano l’alto profilo pastorale: dalla recezione del Concilio Vaticano II nella vita ecclesiale dell’Arcidiocesi da lui guidata all’attenzione e alla sollecitudine paterna rivolta al mondo del laicato in tutte le sue espressioni.

Nato a Brindisi il 10 maggio 1924, è stato ordinato presbitero il 27 luglio 1947.

Ordinato vescovo il 15 febbraio 1970, è stato promosso alla sede di Brindisi il 24 maggio 1975; divenne emerito il 5 febbraio 2000.

In seno alla Conferenza Episcopale Pugliese, Mons. Todisco è stato Vicepresidente della stessa dal 1989 al 1994, oltre che moderatore dell’Istituto Pastorale Pugliese e Vescovo delegato per la cooperazione missionaria tra le Chiese.

Per la Conferenza Episcopale Italiana ha svolto il servizio di Presidente della Commissione episcopale per la Cooperazione missionaria tra le Chiese dal 1990 al 1995.

La Conferenza Episcopale Pugliese