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«Investire sulla vita come risposta alla crisi»

"Investire sulla vita e sulla famiglia", anche "come risposta efficace alla crisi attuale". Nella "Giornata per la Vita", promossa dalla Cei, Benedetto XVI ha sottoscritto il richiamo dei vescovi italiani sul fatto che l'uscita dalla crisi finanziaria e il rilancio economico e sociale devono passare attraverso un sostegno deciso in favore delle nuove nascite e dell'istituto familiare.

PAPA180.jpg"Generare la vita vince la crisi", era la sfida e il tema scelto dalla Conferenza episcopale italiana per questa 35/a Giornata per la Vita. E il Papa, ieri all'Angelus in Piazza San Pietro, alla presenza anche delle associazioni impegnate nella difesa e nella promozione della vita, non ha fatto mancare il suo appoggio. "Mi associo ai vescovi italiani - ha detto - che nel loro messaggio invitano a investire sulla vita e sulla famiglia, anche come risposta efficace alla crisi attuale".

Il Pontefice ha anche sostenuto la campagna "Uno di noi" del Movimento per la Vita, progetto che mira a raccogliere entro novembre un milione di firme al fine di attivare il legislatore dell'Ue per tutelare i diritti del bambino fin dal concepimento, quindi per il riconoscimento giuridico dell'embrione. Salutando i membri di Mpv, Benedetto XVI ha infatti augurato "successo" all'iniziativa, "affinché l'Europa - ha sottolineato - sia sempre luogo dove ogni essere umano sia tutelato nella sua dignità".

In piazza, accompagnati dal cardinale vicario Agostino Vallini, c'erano anche i rappresentanti delle Facoltà di Medicina e Chirurgia delle Università di Roma, in particolare i docenti di Ostetricia e Ginecologia, che il Papa ha incoraggiato "a formare gli operatori sanitari alla cultura della vita".

C'era attesa per le parole di Benedetto XVI per questa Giornata per la Vita, i cui contenuti si intrecciano anche con temi, come quelli etici ma non solo, molto dibattuti nel quadro dell'attuale campagna elettorale. Gli stessi vescovi, nel comunicato finale del Consiglio Cei, aveva rimarcato, "in ordine all'uscita dalla crisi", "il valore insostituibile della famiglia". "La sua tenuta - osservavano - è di carattere affettivo e ricorda come la stessa economia necessiti non solo di regole, ma anche delle risorse di senso che le vengono dalla centralità della persona, dal 'fare famiglià e dal generare". "Si tratta di realtà primarie del bene comune per la tutela e la promozione delle quali la Chiesa non sarà mai stanca di spendersi e di richiamare tutte le forze politiche", spiegavano i vescovi, aggiungendo: "In quest'ottica si colloca l'appello, in occasione del prossimo appuntamento elettorale, alla partecipazione al voto da parte di tutti i cittadini".

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© Avvenire, 4 febbraio 2013

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