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Angelus, Francesco: vivete la Settimana Santa pregando in famiglia

In questo tempo particolare condizionato dalla pandemia, il Papa incoraggia dopo la Messa delle Palme alla partecipazione ai riti dei prossimi giorni “aiutati dei mezzi tecnologici”. Stringiamoci spiritualmente a chi soffre, dice, e a chi presta cure. Il pensiero del Papa per i giovani nell'odierna Giornata mondiale della gioventù a livello diocesano

“Coltivare e testimoniare la speranza, la generosità, la solidarietà di cui tutti abbiamo bisogno in questo tempo difficile”. E' questo il messaggio rivolto ai giovani con il quale il Papa apre la preghiera dell'Angelus dall'Altare della Cattedra in San Pietro dopo la celebrazione della Messa delle Palme. Giovani, dice, che “vivono in maniera inedita, a livello diocesano, l’odierna Giornata Mondiale della Gioventù”. Oggi "era previsto il passaggio della Croce dai giovani di Panamá a quelli di Lisbona”, ricorda Francesco, sottolineando che “questo gesto così suggestivo è rinviato alla domenica di Cristo Re, il 22 novembre prossimo”.

Ma l'orizzonte del cuore di Francesco è quello della Pasqua: “Incamminiamoci con fede nella Settimana Santa – è il suo augurio - nella quale Gesù soffre, muore e risorge”. E poi parole che ancora una volta, in questi giorni difficili, racchiudono l'abbraccio del Papa:

“Stringiamoci spiritualmente ai malati, ai loro familiari e a quanti li curano con abnegazione; preghiamo per i defunti, nella luce della fede pasquale. Ciascuno è presente al nostro cuore, al nostro ricordo, alla nostra preghiera.”

Il suo incoraggiamento: “Le persone e le famiglie che non potranno partecipare alle celebrazioni liturgiche, sono invitate a raccogliersi in preghiera in casa, aiutate anche dai mezzi tecnologici”.

E un'indicazione preziosa: “Da Maria impariamo il silenzio interiore, lo sguardo del cuore, la fede amorosa per seguire Gesù sulla via della croce, che conduce alla gloria della Risurrezione. Lei cammina con noi e sostiene la nostra speranza.” 

Nelle parole del Papa anche il pensiero alla Giornata Mondiale dello Sport per la Pace e lo Sviluppo, indetta dalle Nazioni Unite il 6 aprile di ogni anno: 

“In questo periodo, tante manifestazioni sono sospese, ma vengono fuori i frutti migliori dello sport: la resistenza, lo spirito di squadra, la fratellanza, il dare il meglio di sé… Dunque, rilanciamo lo sport per la pace e lo sviluppo”.

Fausta Speranza – Città del Vaticano