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Dossier. Sinodo: evangelizzare il mondo

Comincia il Sinodo sul tema "La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana". A Roma, oltre 400 persone.

1 Tu solo hai parole di vita eterna

 

papa-cover_2872166.jpgComincia ufficialmente domenica 7 ottobre. La tredicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi affronterà il tema, tanto caro a Benedetto XVI, della nuova evangelizzazione. Un argomento, in realtà, che ha suscitato l’interesse di tutti gli episcopati del mondo  tanto che, quello che si terrà a Roma fino al 28 ottobre è il più numeroso nella storia dei Sinodi. Vi parteciperanno 262 vescovi provenienti da tutto il mondo, 45 esperti, 49 uditori, tra uomini e donne, delegati fraterni in rappresentanza di 15 Chiese e comunità ecclesiali che non sono ancora in piena comunione con Roma, 3 inviati speciali, 32 assistenti, 30 traduttori. Complessivamente un’assise che supera le 400 persone.

Il Sinodo, che non ha tra gli invitati alcun agnostico, «si rivolge principalmente ai cristiani battezzati che non sono più praticanti», ha spiegato presentando l’assemblea, Nikola Eterovic, il segretario generale del Sinodo. «L'esigenza di rievangelizzare i Paesi di antica tradizione cristiana, infatti, è al centro delle preoccupazioni di Benedetto XVI per una società sempre ampiamente secolarizzata».

È previsto un intervento in assemblea di Rowan Douglas Williams, arcivescovo di Canterbury e primate di tutta l’Inghilterra e della Comunione Anglicana.

Bartolomeo I, arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca ecumenico, prenderà parte alla celebrazione eucaristica dell’11 ottobre. Tutti i padri sinodali saranno presenti in San Pietro per l’anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II. Dei 69 padri conciliari ancora viventi, una dozzina hanno confermato la presenza alla messa dell’11.

 

2 Sinodo: frutto del Concilio

 

sinodo-assemblea_2872184.jpgCamminare insieme. Il Sinodo dei vescovi, istituito da Paolo VI nel 1965, è uno dei frutti visibili del Concilio Vaticano II. I padri conciliari, infatti, desideravano mantenere viva l'esperienza che avevano maturata durante i lavori di quegli anni. Il metodo che avevano sperimentato si trasformò, per volontà di Paolo VI, appunto nel Sinodo, dalle parole greche syn (insieme) e hodos che (strada o via).

La prima assemblea ordinaria si tenne nel 1967 dal 29 settembre al 29 ottobre sul tema "La preservazione e il rafforzamento della fede cattolica, la sua integrità, il suo vigore, il suo sviluppo, la suo coerenza dottrinale e storica".

La preparazione del Sinodo mira a sviluppare la collegialità con un'ampia consultazione sia sul tema da portare all'attenzione dell'assemblea, sia, successivamente, sui Lineamenta, cioè il documento di riflessione preparato sull'argomento scelto.

Per quanto riguarda il Sinodo che si aprirà domenica, al questionario sui Lineamenta ha risposto il 90,5 per cento degli interpellati. In particolare delle 13 Chiese orientali coinvolte hanno risposto in 11, dei 26 dicasteri della Curia romana, 25 su 26, 93 conferenze episcopali su 114, oltre alla risposta dell'Unione superiori generali. Tali risposte sono state sintetizzate nell'Instrumentum laboris reso noto lo scorso 19 giugno.

Tra i documenti importanti nella preparazione del prossimo Sinodo, di particolare rilevanza sono il motu proprio di Benedetto XVI Ubicumque et semper, del 21 settembre 2010, con il quale il Papa ha istituito il Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, e la Lettera apostolica Porta fidei, dell'11 ottobre 2011, con la quale Ratzinger ha indetto l'Anno della fede.

 

3 Prevista l'indulgenza

 

C'è più di un anno di tempo per acquisire l'indulgenza plenaria per se e per i defunti. Per tutta la durata dell'Anno della fede, dall'11 Ottobre 2012 fino all’intero 24 Novembre 2013, «tutti i singoli fedeli veramente pentiti, debitamente confessati, comunicati sacramentalmente, e che preghino secondo le intenzioni del Sommo Pontefice» avranno l'indulgenza se «parteciperanno ad almeno tre momenti di predicazioni durante le Sacre Missioni, oppure ad almeno tre lezioni sugli Atti del Concilio Vaticano II e sugli Articoli del Catechismo della Chiesa Cattolica, in qualsiasi chiesa o luogo idoneo».

In alternativa di potrà «visiterare in forma di pellegrinaggio una Basilica Papale, una catacomba cristiana, una Chiesa Cattedrale, un luogo sacro designato dall’Ordinario del luogo per l’Anno della fede», partecipando «a qualche sacra funzione» o almeno soffermandosi «per un congruo tempo di raccoglimento con pie meditazioni, concludendo con la recita del Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima, le invocazioni alla Beata Vergine Maria e, secondo il caso, ai Santi Apostoli o Patroni».

Si potrà ottenere l'indulgenza anche «nei giorni determinati dall’Ordinario del luogo per l’Anno della fede» partecipando «a una solenne celebrazione eucaristica o alla liturgia delle ore, aggiungendo la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima», oppure in un «un giorno liberamente scelto, durante l’Anno della fede, per la pia visita del battistero o altro luogo, nel quale ricevettero il sacramento del Battesimo, se rinnoveranno le promesse battesimali in qualsiasi formula legittima».

Tutti coloro che sono impossibilitati a compiere una delle azioni elencate, siano monache di clausura, cacerati, eremiti, infermi, potranno comunque ottenere l'indulgenza se, «uniti con lo spirito e con il pensiero ai fedeli presenti, particolarmente nei momenti in cui le Parole del Sommo Pontefice o dei Vescovi Diocesani verranno trasmesse per televisione e radio, reciteranno nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene (ad es. nella cappella del monastero, dell’ospedale, della casa di cura, del carcere…) il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima, e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno della fede, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita».

Annachiara Valle
 
© Famiglia Cristiana, 5 ottobre 2012