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Ecumenismo. Reliquia di San Nicola in Russia per la prima volta

L'annuncio dell'arcivescovo di Bari Francesco Cacucci. L'accordo fu raggiunto da Papa Francesco e dal patriarca Kirill nello storico incontro a Cuba

Dopo circa mille anni dall'arrivo a Bari (la traslazione è datata 1087), una reliquia di San Nicola, il patrono del capoluogo pugliese, andrà in Russia dove rimarrà - prima a Mosca quindi a San Pietroburgo - dal 21 maggio al 28 luglio. Si tratta di un frammento di 13 centimetri di una costa sinistra ("dalla parte del cuore", hanno sottolineato i padri domenicani che la custodiscono) che, dopo essere stata sottoposta ad un trattamento medico-scientifico particolare, sarà conservata in una teca allestita in Russia e trasferita con un aereo privato messo a disposizione dalla Federazione russa. La notizia è stata data stamattina dell'arcivescovo di Bari, Francesco Cacucci, che farà parte della delegazione che accompagnerà la reliquia.

L'accordo fu raggiunto durante lo storico incontro tra Papa Francesco e il Patriarca della chiesa Ortodossa, Kirill, a Cuba, il 12 febbraio 2016. All'incontro con i giornalisti sono intervenuti il sindaco di Bari, Antonio Decaro, il rettore della Chiesa Russa di Bari, padre Andrey Boytsow, il priore della Basilica di san Nicola, padre Ciro Capotosto. Sarà l'Università di Bari a preparare la reliquia per il trasporto a Mosca. "I termini di questo accordo sono letti ora, contemporaneamente a noi, anche a Mosca", ha reso noto Cacucci che ha raccontato: "in seguito a quell'accordo senza precedenti ho avuto un lungo scambio epistolare con il Pontefice (San Nicola è una Basilica pontificia e dipende dal Vaticano) che mi ha infine autorizzato al trasferimento della reliquia". San Nicola è uno dei Santi più venerati non solo nella Chiesa cattolica e nella Chiesa ortodossa ma anche in tutta il mondo cristiano. "Ogni anno migliaia di fedeli del Patriarcato di Mosca vengono a Bari per venerare le reliquie ma questo evento darà la possibilità - ha sottolineato padre Andrey Boytsow - a moltissimi altri fedeli (si è calcolato due o tre milioni) che non possono permettersi il costo del viaggio, di venerare il Santo".

"Questo trasferimento, che non si pone come un precedente da riproporre ma è un evento eccezionale, - ha aggiunto Cacucci - tutti noi ci auguriamo possa assumere un significato simbolico di pace, di unione non solo di tutte le Chiese ma soprattutto di tutte le popolazioni". "Il dialogo tra la chiesa Russa e la Città di Bari - ha ricordato il sindaco Decaro - è cominciato nel 2006 quando Bari donò alla Chiesa ortodossa lo stabile della chiesa che è in via Benedetto Croce" ed ha aggiunto che "in questo clima di grandi tensioni mondiali San Nicola si rimette in viaggio e lo fa per unire i popoli. In un'epoca di egoismi, di venti di guerra sempre più minacciosi, è importante che la Chiesa parli di pace e di concordia".

© Avvenire, venerdì 28 aprile 2017