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Francesco: liturgia fonte e culmine di vita ecclesiale e personale piena di fraternità

Nel messaggio in occasione del Convegno liturgico internazionale incentrato sul tema dell’altare e apertosi oggi presso il Monastero di Bose, Papa Francesco rivolge il suo “beneaugurante saluto” ai partecipanti e invia la benedizione apostolica

“Dalle riflessioni del Simposio maturi sempre più la comprensione della liturgia come fonte e culmine di una vita ecclesiale e personale piena di fraternità, perché costantemente formata alla scuola del Vangelo”. È questo l’auspicio espresso da Papa Francesco nel messaggio firmato dal segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, e inviato al fondatore della comunità monastica di Bose, Enzo Bianchi, in occasione del XVII Convegno liturgico internazionale incentrato sul tema: “L’altare, recenti acquisizioni, nuove problematiche”.

Il primo altare cristiano

Nell'udienza generale del 28 febbraio 2018, Papa Francesco ha sottolineato che quello della Croce "è stato il primo altare cristiano. "Quando noi ci avviciniamo all’altare per celebrare la Messa  ha aggiunto il Pontefice - la nostra memoria va all’altare della Croce, dove è stato fatto il primo sacrificio". Il centro della Messa - ha sottolineato inoltre il Pontefice - è l’altare, e l’altare è Cristo; sempre bisogna guardare l’altare che è il centro della Messa".

Convegno liturgico internazionale di Bose

Il Simposio, in programma a partire da oggi e fino al prossimo primo giugno, è promosso dal Monastero di Bose e dall’Ufficio nazionale dei beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale italiana (Cei). Si tratta di un appuntamento annuale nel quale studiosi ed esperti di diversi Paesi si confrontano su temi relativi al rapporto tra liturgia, architettura e arte. L’altare, tema portante del Convegno nel 2003, è al centro anche dell’edizione di quest’anno. L’obiettivo è quello di presentare le più recenti acquisizioni storiografiche e affrontare le nuove problematiche emerse.

Il programma di oggi

Nella giornata odierna, dopo l’apertura dei lavori da parte del fondatore della comunità monastica di Bose Enzo Bianchi e l’intervento di don Valerio Pennasso, direttore dell'Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici, sono previste relazioni su specifici temi. Il primo focus è legato ad un denso percorso storico: quello dalla tavola di legno all’altare di pietra e dal triclinio al tempio. Le riflessioni successive si concentrano sulla nascita dell’altare cristiano e sull’organizzazione degli spazi liturgici tra il XIV e il XVI secolo. La giornata odierna si conclude con una relazione incentrata sul tema “Eredità del barocco ed esigenze della liturgia oggi”.

I relatori

Il Convegno liturgico internazionale di Bose offre ai partecipanti, tra cui teologi, artisti, e responsabili di uffici diocesani di liturgia, un luogo di riflessione comune. Particolare attenzione sarà riservata, in particolare, ai fondamenti neotestamentari dell’altare cristiano. Altre questioni al centro della riflessione sono il legame indissociabile tra altare e ambone e la relazione tra ricerca artistica e funzionalità. Al Simposio è prevista la partecipazione di vari relatori. Tra questi, la direttrice della collezione d’arte contemporanea dei Musei Vaticani, Micol Forti, e i liturgisti Dominik Jurczak del Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo di Roma e Bert Daelemans dell’Università Pontificia Comillas di Madrid.

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

© www.vaticannews.va, giovedì 30 maggio 2019

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