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Gmg 2023. A Lisbona apre Casa Italia

Inaugurato il quartier generale dei 65mila ragazzi italiani della Gmg. L'arcivescovo Baturi: simbolo di unità e aiuto nel cammino

Accanto alla scritta “Insieme” sulla facciata sventola la bandiera firmata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella durante l’incontro con un gruppo di giovani il 10 giugno scorso. Questa mattina è stata ufficialmente inaugurata “Casa Italia” il “quartier generale tricolore” allestito a Lisbona presso la scuola gestita dalla Suore di Santa Dorotea della Frassinetti.

A tagliare il nastro, il segretario generale della Cei, l’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi e don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile. «Con Casa Italia – ha detto Baturi – la Cei vuole essere per i pellegrini italiani che arrivano a Lisbona un simbolo di unità, di aiuto nel cammino.

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La casa e il cammino, infatti, non sono in contrapposizione, perché per camminare bisogna essere certi di una casa che ti accoglie o che ti aspetta, di un luogo di amore e di memoria. Non a caso - ha aggiunto il segretario generale -, quando abbiamo qualcosa da ricordare la conserviamo in casa. Chi ci insegna questo è Maria che conservava nel suo cuore ciò che si riferiva al Figlio, meditava e faceva memoria. Preghiamo Maria perché possa presentare suo Figlio ai giovani e parlare dei giovani al Figlio». «Siamo qui per risolvere problemi. I gruppi – ha spiegato Falabretti troveranno la segreteria del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile che offrirà assistenza agli accompagnatori e ai responsabili, un ufficio dell’Ambasciata e un presidio medico. I ragazzi, intanto, possono incontrarsi, condividere esperienze, riposarsi».

Quindi il richiamo alla bandiera firmata dal capo dello Stato, «segno – ha aggiunto Baturi -per i ragazzi italiani che sono qui e per quelli che restano in Patria, perché l’essere cristiani è un bene per tutti, è offrire la possibilità di un bene di cui tutti possono godere. L’ambizione è che la nostra Italia sia una casa buona per tutti».

Naturalmente anche il Papa, all’Angelus ha ricordato la Gmg. Al termine della riflessione dedicato alla ricerca di Gesù, Francesco ha chiesto ai fedeli di accompagnarlo con la preghiera nel suo viaggio in Portogallo. Tantissimi giovani, di tutti i continenti – ha aggiunto – sperimenteranno la gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli, guidati dalla Vergine Maria che dopo l’annunciazione “si alzò e andò in fretta”. A lei, stella luminosa del cammino cristiano, tanto venerata in Portogallo – ha concluso il Pontefice – «affido i pellegrini della Gmg e tutti i giovani de mondo».

Riccardo Maccioni, inviato a Lisbona (Portogallo)

© Avvenire, domenica 30 luglio 2023

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