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I Papi e la devozione alla Madonna Odegitria

Sono appena terminati i festeggiamenti nella Cattedrale di Bari in onore della Beata Vergine Maria Odegitria patrona della città e della diocesi di Bari-Bitonto, che quest’anno sono stati caratterizzati per via della devozione resa pubblica da papa Francesco per l’icona barese

L’icona da secoli si venera a Bari nella Cattedrale. La corretta etimologia del nome Odegitria deriva dal greco odos,”via” ed egheter “guida” da cui l’appellativo popolare di Madonna del Buon Cammino che gli viene comunemente attribuito e la cui immagine era spesso posta in prossimità degli incroci fra strade diverse proprio per indicare la giusta direzione al viandante stanco e sperduto. Nella cripta della Cattedrale, il visitatore si trova dinanzi allo splendore della Madonna Odegitria nella sua argentea riza incastonata nell’altare di marmo dedicato a San Sabino primo patrono di Bari. Secondo il racconto leggendario, i monaci Calogeri che avevano in custodia il quadro di S. Maria  Odegitria a Costantinopoli decisero per salvarlo dall’ira iconoclasta dell’imperatore Leone Isaurico, di portarlo a papa Gregorio III perché dopo la  furia dell’imperatore   lo rimandasse a Costantinopoli. Due monaci partirono allora verso Roma e s’imbarcarono proprio in una flotta che inviata dall’Isaurico doveva giungere in Italia a sostegno dell’esarca di Ravenna perché con la forza s’impadronisse di Roma, ne distruggesse le sacre immagini e conducesse prigioniero il papa, che si era opposto all’iconoclastia. Partirono allora a fine Gennaio dell’anno 733, e sulla nave che ospitava i due monaci c’erano secondo la tradizione, dei soldati baresi. Dopo alcuni giorni di navigazione con il vento favorevole, la flotta fu investita da violenta tempesta e solo la nave che portava l’icona della madonna Odegitria giunse salva, all’alba del primo martedì di marzo del 733, nel porto più vicino che era quello di Bari. I monaci volevano, secondo il loro programma, proseguire per Roma, ma i soldati baresi e il popolo accorso ad accoglierli li “obbligarono”, con una manifestazione appoggiata dall’Arcivescovo e dal Clero, a lasciare l’icona a Bari. I monaci chiesero però al vescovo che lo accordò di continuare ad essere i custodi della tavola e a cantare le lodi a Maria ogni martedì, che si faceva a Costantinopoli. I monaci basiliani rimasero a Bari fino al 1158. Dal secolo XII secolo avuto in custodia la  preziosa immagine, il Capitolo fece subito costruire un altare sul lato destro della cripta. L’arcivescovo Bursa istituì la festa annuale nel primo martedì di marzo con l’ottava, e una solenne funzione in ogni martedì, continuando la liturgia mariana instaurata dai monaci. Da allora non solo ogni martedì di marzo e per otto giorni consecutivi ma tutti i martedì dell’anno i baresi si recano in Cattedrale per onorare Maria. Nel 1942 l’arcivescovo Marcello Mimmi, mentre imperversava anche sulle nostre terre la seconda guerra mondiale fece adornare il quadro dell’Odegitria con artistica cornice marmorea eseguita dallo scultore molfettese Giulio Cozzoli e nel 1948, per sua espressa volontà, ci fu la “Peregrinazio Mariae”, con solenni pellegrinaggi in tutte le parrocchie della diocesi. Ancora oggi ogni anno la Beata Vergine Maria Odegitria, è celebrata con solennità nel primo martedì di marzo, secondo l’antica tradizione, e con il solenne ottavario che la prolunga.

I papi che sono venuti a Bari da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI e per ultimo papa Francesco hanno sempre venerato la Beata Vergine Odegitria.

PAPA GIOVANNI PAOLO.jpgSan Giovanni Paolo II quando venne a Bari in visita pastorale, il 26 febbraio 1984 volle incoronare durante la messa  sia il capo  della madonna che quello del  bambino con due corone in oro, visibili tutt’ora, e   accompagnò  il gesto   con queste parole: “E’ stata per me una  grande gioia, l’aver incoronato l’icona della Vergine Odegitria. Ho voluto in tal modo rendere omaggio ad una immagine mariana antichissima e veneratissima del popolo pugliese, e conosciuta e venerata anche dai fratelli ortodossi”.

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Papa Benedetto XVI volle sul palco allestito per la messa a conclusione del congresso Eucaristico nazionale il 29 maggio del 2005, l’icona della Madonna Odegitria che incensò e venerò.

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Papa Francesco lo scorso 7 Luglio, al termine della giornata di riflessione e preghiera per la pace in Medio Oriente assieme ai capi Chiese e comunità cristiane della regione, ha voluto brevemente visitare la Cattedrale di Bari e si è raccolto in preghiera per venerare l’icona dell’Odegitria, e in silenzio, ha offerto un bouquet di fiori, pregando per la chiesa e per la pace.

L’icona della Vergine ha colpito fortemente il pontefice, tanto da richiamare questa sua visita durante una trasmissione televisiva andata in onda su TV 2000, sottolineando la bellezza e l’originalità, vedendo in Maria “Colei che copre le nostre nudità”. Queste le sue parole: “A Bari guardai l’Odegitria in Cattedrale. Era la Madonna con bambino. E’ la prima volta che vedo questo: che con il manto (lo) copre ma il bambino nudo. Maria copre le nostre nudità”. Il Pontefice dopo questo incontro con l’icona barese  ha chiesto all’arcivescovo di Bari-Bitonto Mons. Cacucci due copie dell’icona una con la riza e una senza. Il 26 Novembre 2018 l’Arcivescovo ha portato in dono al papa le due copie. Il 7 marzo 2019  durante l’incontro con il clero romano il pontefice  ha rivelato ai preti che la copia della Madonna Odegitria  senza riza, l’ha fatta sistemare nella sua stanza ed ogni mattina prima di iniziare la giornata  la guarda e prega.

Non abbiamo notizie circa la devozione alla Vergine Odegitria  di altri papa venuti a Bari che sono: 

 

Papa Urbano II che venne nella nostra città nel 1089 per  collocare le ossa di san Nicola invitato dall’arcivescovo Elia.

Papa Callisto che  venne a Bari nel 1120 per liberare Costanza vedova di Boemondo.

Papa Anacleto che arrivo nel 1130 per un concilio che si celebrò in altra sede.

Innocenzo II che arrivò a Bari nel 1137 e scrisse una delle pagina più celebri della storia  Basilica di San Nicola, quando al cospetto dell’imperatore Lotario, officiò maestosamente la festa della Pentecoste.

Sicuramente però una devozione particolare  alla  Madonna la  doveva avere Bartolomeo Prignano arcivescovo di Bari ed  eletto Papa nel 1378  che scelse di chiamarsi Urbano VI.

Michele Cassano