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Il cinema Piccolo di Santo (e tanto) Spirito

Nascosto in una stradina di appena due isolati, a cinquanta metri dal mare, ad altri cinquanta dalla chiesa, tra le case basse del paese di Santo Spirito, che la città di Bari ha fagocitato nel processo di espansione metropolitana, lì c’è il Cinema Piccolo. Piccolo di nome e di fatto, periferico, ma non marginale. Almeno non più.

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La storia del Piccolo la racconta don Peppino Cutrone, il parroco del paese, un uomo concreto dai modi ruvidi ma testardamente convinto di doversi rimboccare le maniche per dare alla comunità la sua sala. La storia del Piccolo inizia tredici anni fa, quando don Cutrone arriva a Santo Spirito e scopre la sala pressoché inutilizzata. Allora, un po’ per cinefilia personale ed esperienze precedenti, un po’ per l’incoraggiamento dei giovani della parrocchia e con il sostegno di alcuni amici, tra cui un ingegnere, si è deciso di azzardare alla ristrutturazione dello spazio per farlo diventare quello che attualmente è: una sala cinematografica moderna, accogliente, dotata di tecnologie che permettono una programmazione continua e versatile.

A detta di don Cutrone, ciò che identifica la storia del cinema Piccolo è la sfida continua in cui vive da sempre: prima la sfida di farcela a mettere in piedi una sala cinematografica “vera”, poi la quella di diventare un’alternativa credibile nel panorama dell’offerta cinematografica cittadina, e ancora quella di vincere pregiudizi diffusi sulla matrice cattolica della programmazione, infine quella di diventare un luogo di incontro, aperto a 360 gradi, e di confronto tra persone vive. La storia del cinema Piccolo di Bari, sottolinea don Cutrone, è la storia delle persone che ci hanno lavorato, la sua crescita corrisponde alla crescita dei ragazzi della parrocchia, che attualmente si dedicano a far andare avanti il cinema, ciascuno con il proprio personale carisma: chi si occupa dell’organizzazione, chi dei cineforum con le scuole, chi della parte tecnica e tecnologica, chi della vetrina internet, chi del bar… Sono quasi dieci i giovani volontari cui il cinema Piccolo deve la vita.

Grazie a loro, il Piccolo ha ampliato il suo raggio d’azione aprendosi progressivamente da cinema parrocchiale a cinema di tutti. Il che vuol dire anche stare sul mercato con la propria identità, che viene pian piano riconosciuta (e apprezzata) dal pubblico: il clima accogliente e la programmazione, che non si abbassa mai a livelli commerciali ma cerca di offrire un contributo alla riflessione culturale della comunità.

La Sala diventa allora non solo un punto di incontro di persone con idee differenti, ma anche uno strumento di provocazione, con cui incrinare la mentalità secondo cui la fede è cosa privata, e restituirle anzi lo status di punto di vista originale, l’unico a consentire davvero di incontrare tutti. Se si sfogliano le pagine dei quotidiani locali, dove sono segnalati gli eventi, o se si parla con i giornalisti, gli universitari, i docenti, i cinefili e tutti quelli che in qualche modo segnano il trend dell’opinione pubblica barese, il Piccolo ha vinto la sua piccola battaglia, ed è riconosciuto come cinema d’essai credibile e accreditato.

Un’importante segnale in tal senso è venuto dall’affidamento dei cineforum dello storico cinema ABC di Bari (una vera istituzione per l’intellighenzia cittadina) proprio al team di ragazzi di don Cutrone. E poi dall’ingresso del Piccolo nel Circuito d’Autore della Apulia Film Commission (in tutto 20 sale, di cui quasi un quarto Sale della Comunità).

Sono tutte conquiste che indicano le potenzialità della Sala e le capacità e la voglia di fare delle persone che la animano.

Niente di eccezionale, ma qualcosa di speciale da segnalare nel panorama non facile di una provincia del sud, di cui spesso si dimenticano i successi o sottostimano le difficoltà.

Tiziana Vox

 

CIRCUITO PUGLIESE

 

Paola, volontaria in carico dei cineforum con le scuole, e Rosalba, responsabile di contabilità e logistica, raccontano delle iniziative che caratterizzano l’attività del Piccolo da diversi anni.

Eccone alcune:

Cinescuola

Alla sua 13° edizione, l’iniziativa prevede una rassegna ad hoc per studenti (coinvolte dalle scuole materne alle superiori), guidati nella riflessione su temi dei film e sul linguaggio cinematografico attraverso una dibattito in sala e l’approfondimento in classe (su materiale che la Sala fornisce ai docenti). Per l’anno 2010-11, la rassegna si svolge anche al cinema ABC di Bari, coordinata dal Piccolo Principe (Circolo Ancci) ossia dai volontari del cinema Piccolo.

• Bacino d’utenza: scuole provenienti da tutta la provincia

• 30 scuole coinvolte

• 100 proiezioni previste

• Dalle 6.000 alle 12.000 presenze registrate nelle edizioni precedenti

• Punto di forza: la fidelizzazione dovuta al rapporto di stima che si crea con gli insegnanti

Premio David Giovani

Il Piccolo ha aderito al progetto di Agiscuola, offrendo a una giuria di 100 studenti di Bari e dintorni la possibilità di votare, nell’ambito del Premio David di Donatello, il film vincitore del David Giovani. Una commissione regionale decide le recensioni migliori e premia gli autori con la partecipazione alla giuria del Leoncino d’oro di Venezia e a un corso Agis a Roma. Piccola notazione d’orgoglio: per due anni consecutivi i ragazzi premiati provenivano dalla giuria del cinema Piccolo.

Rassegna estiva

In seconda visione vengono proposti titoli della stagione invernale che non hanno avuto proiezioni al Piccolo e, una volta a settimana, l’Opera.

• La localizzazione geografica della Sala, in un paese di mare per molti meta di vacanza, unitamente alla dotazione di ogni comfort (come l’aria condizionata), consentono al cinema di registrare una discreta affluenza.

L’Opera

Aderendo al circuito Microcinema, il Piccolo ha in cartellone una volta al mese la trasmissione di un’Opera (spesso in diretta), realizzando delle serate con buffet che arricchiscono l’offerta cinematografica standard.

• L’evento caratterizza il profilo della sala, risponde a un bisogno che non ha risposta nel contesto di riferimento, e individua una specifica fetta di pubblico.

Prime nazionali alla presenza dei registi

Abitudine inaugurata con Ligabue e il suo esordio dietro la macchina da presa, Radio freccia, spesso la Sala organizza anteprime nazionali con il regista in Sala.

Film con sottotitoli specifici per non udenti

In collaborazione con Fandango, il cinema Piccolo è la prima sala in Italia a proiettare film in questa versione speciale.


© Acec - Rivista Sdc, Gennaio 2011, pp. 28-31