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Il manifesto di quest’anno per la 52ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

Una penna che rompe la logica del filo spinato, sullo sfondo di un cielo azzurro: costruire la pace cercando la verità

Anche quest’anno l’Ufficio vi propone un manifesto sul tema della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. L’idea è semplice: una penna, con un guizzo verso l’alto, rompe la logica del filo spinato, simbolo di ogni guerra e di ogni violenza, di ogni muro e di ogni gabbia.

La penna punta alla parola “verità”, quella che sola “fa liberi”.

È il simbolo di un giornalismo che costruisce pace, cercando la verità, e della ribellione alla dittatura delle “fake news”. È un omaggio a tutti quei professionisti che, talvolta a prezzo della loro stessa vita, rendono testimonianza alla verità smascherando menzogna e ipocrisia.

La penna è stilografica non per un vezzo nostalgico, per un capriccio vintage. È un oggetto che esprime amore per la scrittura, per la ricerca del linguaggio più appropriato per raccontare le cose come stanno. Giornalista non ci si improvvisa, comunicatore neanche: servono passione e studio, professionalità e aggiornamento.

Solo una comunicazione così potrà restituire alla nostra società il respiro del cielo azzurro che fa da sfondo alla nostra immagine. La verità ci farà liberi, se permetteremo alla sua brezza leggera di soffiare nelle menti e nei cuori.

© www.comunicazionisociali.chiesacattolica.it, mercoledì 24 gennaio 2018