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Il Papa incontra il metropolita Hilarion, "fraternità e impegno comune"

Francesco ha ricevuto il metropolita ortodosso, presidente del Dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca. Ribadito “lo spirito di fraternità” e il comune impegno a “cercare concrete risposte umane e spirituali”. Poi, lo scambio di auguri per i recenti compleanni del Papa e del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill

“Spirito di fraternità” e “impegno comune”: sono questi i tratti salienti dell’incontro tra Papa Francesco e il Metropolita di Volokolamsk e presidente del Dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, Hilarion Alfeyev, avvenuto stamani, alle 7.50, nello studio dell’Aula Paolo VI e durato un’ora. “Durante le conversazione – riferisce la Sala Stampa vaticana - sono stati discussi alcuni temi che costituiscono motivo di comune preoccupazione e di fronte alle quali è comune l’impegno a cercare concrete risposte umane e spirituali”.

Il ricordo dell’incontro di cinque anni fa a Cuba

Nel corso dell’incontro, Hilarion ha portato a Francesco gli auguri, personali e a nome del Patriarca Kirill, per il suo 85 compleanno, festeggiato il 17 dicembre. Auguri che il Pontefice ha accolto “con gratitudine”, esprimendo poi “sentimenti di affetto e vicinanza alla Chiesa russa” e allo stesso Kirill, che ha da poco compiuto 75 anni. Altrettanta gratitudine il Papa l'ha espressa ricordando “il cammino di fraternità compiuto insieme e la conversazione avuta a La Habana nel 2016”.

Scambio di doni

Infine, lo scambio di doni: Hilarion ha donato al Papa “un’icona della Madonna “del Segno”, mentre Francesco ha ricambiato con un mosaico raffigurante la Madonna “synkatabasis di Dio”, oltre ai volumi dei documenti papali, al Messaggio della pace per il 2022 e al “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”, firmato dal Papa e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyib ad Abu Dhabi, negli Emirato Arabi Uniti, il 4 febbraio 2019. Nello specifico, il mosaico donato da Francesco rappresenta la Madre di Dio che, con le mani, forma una scala (synkatabasis, appunto) per Gesù Bambino, disceso dal cielo per la salvezza dell’umanità. L’opera appare a forma di libro che, per i cristiani, rappresenta la Parola di Dio. Il volume è realizzato in legno e la copertina intarsiata rappresenta la Basilica di San Pietro con il colonnato del Bernini.

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Gli incontri precedenti

Da ricordare che il primo incontro tra Papa Francesco e il Metropolita Volokolamsk è avvenuto il 20 marzo 2013, giorno successivo all’inizio del ministero petrino del Pontefice.  Ma nel corso degli anni si sono succedute numerose udienze in Vaticano: tra le più recenti, quella del febbraio 2020. In quell’occasione, in un’intervista a Vatican News, Hilarion aveva ribadito l’impegno comune di cattolici e ortodossi per proteggere i cristiani in Medio Oriente. Ad ottobre di quest’anno, invece, il Metropolita, giunto a Roma per partecipare all’Incontro internazionale “Popoli fratelli, terra futura”, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, ha consegnato a Francesco l’edizione in russo del libro “La Preghiera, il respiro della vita nuova”. Il volume, pubblicato dalla Lev nel 2019, raccoglie le parole più significative del Papa sulla preghiera e in particolare le catechesi sul “Padre Nostro” ed ha la prefazione di Kirill. In essa, il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie mette in rilievo che “in un’epoca segnata dalla crisi della comunicazione, nella preghiera del Padre nostro, insegnata a noi da Gesù, non viene usato il pronome io, poiché ognuno di noi presenta questa preghiera al nostro Padre celeste a nome dell’umanità intera”.

Isabella Piro – Città del Vaticano

© www.vaticannews.va, mercoledì 22 dicembre 2021

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