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La Consulta Nazionale Antiusura sostiene e rilancia l’allarme di Papa Francesco

Mons. Alberto D’Urso: “il Pontefice ha ben intercettato la dilagante piaga socio-economica dell’usura che in questo momento più che mai sta mietendo troppe vittime"

La Consulta Nazionale Antiusura Giovanni Paolo II sostiene e rilancia l’appello di Papa Francesco sulla pandemia sociale del Paese che schiaccia e spinge le famiglie e le imprese più fragili e indifese nella morsa dell’usura.

“Il Pontefice – dichiara Mons. Alberto D’Urso, Presidente della Consulta Nazionale Antiusura, – ha ben intercettato la dilagante piaga socio-economica  dell’usura che in questo momento più che mai sta mietendo troppe vittime. I volontari delle 32 Fondazioni Antiusura, riunite nella Consulta Antiusura che operano sull’intero  territorio italiano, nell’attività di contrasto al sovrindebitamento illegale  hanno trovato sempre incoraggiamento  e conforto in Papa Bergoglio. Ricordo alcuni passaggi del suo intervento quando ci ha ricevuti a febbraio 2018 in udienza privata: “Cari fratelli e sorelle, so bene che il servizio che rendete è gravoso: si tratta di collaborare perché il sistema economico-sociale sia umano e perché il messaggio evangelico possa illuminare il cuore e l’anima delle persone, come un giorno accadde a Zaccheo, ricco e corrotto capo dei “pubblicani” di Gerico (cfr Lc 19,1-10), e al suo collega Matteo, che Gesù guardò con misericordia e scelse come discepolo, e che da un anno è Patrono delle Fondazioni Antiusura (cfr Mt 9,9-13)…… Cari fratelli, il vostro servizio vi chiede di essere uomini e donne di incontro, di ascolto, di prossimità….  Inoltre, vi incoraggio a dialogare con quanti hanno responsabilità nel campo dell’economia e della finanza, perché vengano promosse iniziative che concorrano alla prevenzione dell’usura. Si tratta di avere rispetto dei volti, di mettere realmente al centro la persona e la famiglia, non a parole ma nei fatti”.

La Consulta Nazionale Antiusura quotidianamente rileva richieste di aiuto di ogni genere. Ci  sono i nuovi poveri, i lavoratori precari, a nero, che fanno parte di quella fetta  invisibile e sommersa della popolazione  alla soglia della povertà che appena poteva procurarsi il minimo per vivere prima della pandemia, che improvvisamente si trova senza un lavoro, un’entrata quotidiana, tentata a mettere in discussione lo stesso scopo della vita. Si tratta di quelle persone che vivono in quella zona grigia della società che non è possibile nemmeno censire e intercettare. Per queste persone  le  Diocesi e le Caritas, la Consulta Nazionale Antiusura, le Fondazioni Antiusura  hanno attivato una rete di ascolto e soccorso.

“Al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte  la Consulta Antiusura – conclude Mons. D’Urso, –  ha inviato delle proposte di emendamenti da inserire  nei provvedimenti legislativi che sono e stanno per essere varati che al momento non sono stati ascoltati che riassumo nella speranza che siano accolti in queste ore:

-sospensione delle rate dei mutui e dei finanziamenti concessi ex art. 14 che 15 L. 108/1996;

-sospensione delle procedure esecutive(pignoramenti) fino al 31 dicembre 2020;

-accesso delle famiglie  al fondo di solidarietà antiusura, limitatamente al periodo di   vigenza dell’emergenza (fino ad un anno dopo la sua cessazione) e il finanziamento prevedono il finanziamento del Fondo di Prevenzione ex art. 15 per il 2020 mediante lo storno in suo favore del 20% dell’attivo risultante al 31 dicembre 2020 con un anticipo del 20% sul saldo attivo al 30 giugno 2020.

“Se si ottiene quanto chiesto, la condizione dei poveri non sarà ulteriormente aggravata e sarà possibile salvare molte abitazioni che altrimenti finirebbero nelle mani della malavita”.

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