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L'appello. Il Papa: le carceri siano luoghi di reinserimento sociale

A margine dell'udienza generale Papa Francesco ha ricordato il massacro di Manaus in Brasile e lanciato un appello affinché le condizioni di vita negli istituti penitenziari migliorino

Papa Francesco ha espresso "dolore" per il massacro avvenuto nel carcere di Manaus in Brasile, dove un violento scontro tra bande rivali ha causato decine di morti. "Invito a pregare per i defunti, per i loro familiari, per tutti i detenuti di quel carcere e per quanti vi lavorano - ha detto al termine della prima udienza generale del 2017 nell'aula Paolo VI -. E rinnovo l’appello perché gli istituti penitenziari siano luoghi di rieducazione e di reinserimento sociale, e le condizioni di vita dei detenuti siano degne di persone umane. Vi invito a pregare per questi detenuti morti e vivi, e anche per tutti i detenuti del mondo, perché le carceri siano per reinserire e non siano sovraffollate, siano posti di reinserimento". Il Pontefice ha poi recitato un'Ave Maria insieme ai seimila fedeli presenti ricordando che la Madonna è la Madre dei detenuti.

"Ieri - ha detto il Papa prima di concludere l'udienza - sono giunte dal Brasile le notizie drammatiche del massacro avvenuto nel carcere di Manaus, dove un violentissimo scontro tra bande rivali ha causato decine di morti" e rinnovando l'appello a migliorare le condizioni di vita nelle carceri di tutto il mondo. e le condizioni di vita dei detenuti siano degne di persone umane". Dopo qualche secondo di silenzio,papa Francesco ha esortato a fare delle carceri di tutto il mondo "luoghi per reinserirsi, che non siano sovraffollati, ma che siano posti di reinserimento".

© Avvenire, mercoledì 4 gennaio 2017

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