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«Oriente e Occidente facciano risplendere la Parola di Dio»

Udienza all'Assemblea della Riunione delle Opere di Aiuto per le Chiese Orientali (Roaco)

“Sotto le lacrime e il sangue provocati dalla guerra, dalla violenza e dalla persecuzione” si possono trovare luci libere da “incrostazioni”.

La Radio Vaticana ha riportato una sintesi del discorso che Papa Francesco ha rivolto ai partecipanti all'Assemblea della Riunione delle Opere di aiuto per le Chiese orientali (Roaco). Il Papa, dopo aver salutato tra gli altri il nuovo Custode di Terra Santa padre Francesco Patton, ha chiesto preghiere ricordando che dal 24 al 26 giugno si recherà come pellegrino in una terra orientale, l’Armenia, “prima tra le Nazioni ad accogliere il Vangelo di Gesù”.

L’articolato e intricato mosaico del Medio Oriente si può rispecchiare in una nitida immagine che, dopo essere stata liberata da impurità e da incrostazioni, rivela prospettive di senso facendo riemergere la luce dalla penombra, nuove figure dall’oscurità. Oltre le incrostazioni si può trovare la luce. Questo cruciale passaggio - ha affermato Papa Francesco - si può cogliere nella sagoma di un angelo per secoli scomparso alla vista e riapparso su una parete - con la sua tunica di tessere bianche e celesti e l'aureola dorata - grazie alla recente opera di restauro compiuta nella Basilica della Natività a Betlemme.

“Anche il volto delle nostre comunità ecclesiali può essere coperto da ‘incrostazioni’ dovute ai diversi problemi e peccati”: per questo serve “un restauro” che le liberi dalle “incrostazioni materiali e morali”.

“La vostra opera – ha specificato Francesco – deve essere sempre guidata dalla certezza che sotto le incrostazioni materiali e morali, anche sotto le lacrime e il sangue provocate dalla guerra, dalla violenza e dalla persecuzione, sotto questo strato che sembra impenetrabile c’è un volto luminoso”. “Con i vostri progetti e le vostre azioni – l’invito del Papa – cooperate a questo ‘restauro’, perché il volto della Chiesa rifletta visibilmente la luce di Cristo Verbo incarnato. Egli è la nostra pace, e bussa alla porta del nostro cuore in Medio Oriente, così come in India o in Ucraina, Paese quest’ultimo a cui ho voluto che si destinasse una colletta straordinaria indetta nello scorso mese di aprile tra le Chiese d’Europa”.

Nella conclusione il Papa l’urgenza della “comunione” che, “in ogni parte del mondo dove cattolici latini e orientali vivono fianco a fianco, ha bisogno delle ricchezze spirituali dell’Oriente e dell’Occidente”.

© Avvenire, 16 giugno 2016

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