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Papa Francesco. «Servire gli altri è il biglietto per l'eternità»

In Basilica Vaticana la celebrazione della Messa in suffragio dei cardinali e vescovi defunti nel corso del 2018

“Non fissiamoci sulle dinamiche terrene, guardiamo oltre”. Lo ha detto papa Francesco nell’omelia della Messa, che ha celebrato nella Basilica Vaticana, in suffragio dei cardinali e dei vescovi defunti nel 2018.

IL TESTO DELL'OMELIA

Ricordando la “celebre espressione” di Saint-Exupery “l’essenziale è invisibile agli occhi”, il pontefice ha evidenziato che “l’essenziale nella vita è ascoltare la voce dello sposo”. “Essa ci invita a intravedere ogni giorno il Signore che viene e a trasformare ogni attività in un preparativo per le nozze con Lui”.

Francesco, richiamando il brano del Vangelo delle vergini in attesa delle nozze, ha sottolineato tre caratteristiche dell’olio che le donne conservano con sé per tenere accesa la lampada: “non è vistoso”, “diffonde luce solo se si consuma, se si spende nel servizio” e “la preparazione”.

Segnalando che “di fronte al Signore non contano le apparenze, conta il cuore”, il Papa ha evidenziato che “quello che il mondo cerca e ostenta – gli onori, la potenza, le apparenze, la gloria – passa, senza lasciare nulla”. “Prendere le distanze dalle apparenze mondane è indispensabile per prepararsi al cielo. Occorre dire no alla ‘cultura del trucco’, che insegna a curare le apparenze”.

“Va invece purificato e custodito il cuore, l’interno dell’uomo, prezioso agli occhi di Dio; non l’esterno, che svanisce”, ha aggiunto. Poi, il Papa si è soffermato sul fatto che “la vita: diffonde luce solo se si consuma, se si spende nel servizio”. E ha indicato che “il segreto per vivere è vivere per servire”. “Il servizio è il biglietto da esibire all’ingresso delle nozze eterne – ha evidenziato Francesco -. Ciò che della vita resta, davanti alla soglia dell’eternità, non è quanto abbiamo guadagnato, ma quanto abbiamo donato”.

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IL SERVIZIO È IL BIGLIETTO PER L'ETERNITÀ

Rivolgendosi ai vescovi, il Pontefice ha affermato che “servire costa, perché significa spendersi, consumarsi, ma nel nostro ministero non serve per vivere chi non vive per servire. Chi custodisce troppo la propria vita, la perde”. "Il segreto per vivere è vivere per servire. Il servizio è il biglietto da esibire
all'ingresso delle nozze eterne. Ciò che della vita resta, davanti alla soglia dell'eternità, non è quanto abbiamo guadagnato, ma quanto abbiamo donato" ha proseguito il Papa. "Il senso del vivere - ha sottolineato ancora papa Francesco - è dare risposta alla proposta d'amore di Dio. E la risposta passa attraverso l'amore vero, il dono di sé, il servizio. Servire costa, perché significa spendersi, consumarsi, ma nel nostro ministero non serve per vivere chi non vive per servire. Chi custodisce troppo la propria vita, la perde".

Infine, dal Papa l’incoraggiamento a non “appiattirsi in una vita senza amore” e a non “adagiarsi in una vita sedentaria, piatta e orizzontale, che va avanti senza slancio, cercando piccole soddisfazioni e inseguendo riconoscimenti effimeri”.

© Avvenire Redazione Internet, sabato 3 novembre 2018

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