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Sabato si può fare la spesa anche per i più poveri

Sabato, davanti a 11mila supermercati, da Milano a Catania, 140mila volontari raccoglieranno cibo che sarà distribuito in mese per i bisognosi, centri di ascolto, case-famiglia, comunità per minori

Appena avrà finito di celebrare la Messa “straordinaria” per i cento volontari impegnati nel popoloso quartiere Niguarda, domani alle 7, il parroco di San Carlo alla Ca’ Granda a Milano, don Jacques du Plouy, tolti i sacri paramenti, indosserà come gli altri la pettorina arancione per partecipare alla Colletta alimentare davanti al supermercato vicino alla parrocchia e all’ospedale. Il cibo raccolto servirà ai poveri che si rivolgono al locale sportello della Caritas: famiglie numerose, soprattutto, ma anche lavoratori precari, immigrati e anziani ai quali la pensione non basta per arrivare alla fine del mese.

E domani di buon mattino a Catania, Graziella Biondi, ex insegnante, si riunirà con i ragazzi della Onlus “Cappuccini”, nell’omonimo rione del centro storico, per organizzare insieme a loro la presenza davanti all’Iperstore dove per tutta la giornata si raccoglieranno i sacchetti con la spesa offerta dai clienti e destinata alle famiglie più disagiate del quartiere: bottiglie di olio, verdure o legumi in scatola, polpa o passata di pomodoro, tonno o carne in scatola, altro cibo non deperibile e alimenti per l’infanzia, come indicato dal Banco Alimentare che promuove, ormai da 27 anni, l’iniziativa benefica su tutto il territorio nazionale: un gesto che quest’anno aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri indetta da papa Francesco.

«La bella avventura della Colletta qui è cominciata 25 anni fa – racconta Graziella – quando al liceo “Spedalieri”, nella Catania-bene, dove insegnavo religione, un’alunna, dopo aver constato la situazione esistente nelle zone più degradate della città, mi disse “Perché non facciamo qualcosa per i poveri?”. Così, semplicemente, cominciammo, e da allora si è creata una bella rete di solidarietà, un’amicizia forte che ha coinvolto gli studenti e i loro genitori». Ed è partita anche un’esperienza di doposcuola che prosegue ancora oggi.

Antimo Suppa è il fondatore e presidente de “L’albero della vita”, che a Maddaloni, in provincia di Caserta, aiuta tutti i giorni 150 famiglie bisognose e una trentina di senza dimora: domattina, coadiuvato da oltre cento studenti dei quattro istituti superiori della cittadina, sarà anche lui in prima linea per la Colletta che si svolgerà nei dieci supermercati presenti nel comune campano. Pure l’associazione del Casertano, come altre 7.600 realtà in Italia, è legata a una delle 21 sedi della Fondazione Banco Alimentare da un rapporto di partenariato territoriale.

«Il prossimo 2 dicembre inaugureremo, in un immobile confiscato alla mafia che ci è stato affidato attraverso un bando di concorso, una sala polifunzionale dove si potrà svolgere il doposcuola per gli studenti che ne hanno bisogno – dice Suppa – che potranno anche usufruire di spazi per l’ascolto della musica, per la lettura e per il gioco. Accanto alla struttura esiste già un Emporio dell’aiuto e della legalità nel quale si distribuiscono anche prodotti freschi recuperati dai negozi della città». Ieri mattina in magazzino sono entrati 200 chili di pane e 150 chili di pasta, spiega. «E adesso aspettiamo i risultati della Colletta: in ogni caso tutte le famiglie povere di Maddaloni avranno da mettere qualcosa sulla loro tavola».

E per l’intera giornata di domani, in più di 11.000 supermercati in tutta Italia saranno impegnati per la Colletta Alimentare oltre 140.000 volontari. Sarà possibile inoltre donare la spesa anche online su alcune piattaforme dedicate (tutte le informazioni sul sito www.colletta.bancoalimentare.it).

Sono sempre di più le persone in povertà assoluta nel nostro Paese: oltre 5,6 milioni di individui nel 2022, secondo l’Istat (+9,7% sull’anno precedente). Un dato preoccupante: Banco Alimentare già registra un incremento di richieste di aiuto di oltre 50mila persone. «Tutti gli alimenti donati durante la Giornata della Colletta Alimentare saranno poi distribuiti a quasi 7.600 organizzazioni convenzionate con Banco Alimentare – afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus –, si tratta di mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada, che sostengono in totale circa 1.700.000 persone». «La Colletta Alimentare è un gesto semplice, a testimonianza che la solidarietà e il dono rendono realmente umana la convivenza civile e vincono l’indifferenza, causa vera di tante ingiustizie – conclude Bruno – . Facciamo dunque un appello affinché la partecipazione sia tanta e si possa dare insieme un aiuto concreto a chi è in difficoltà».

Fulvio Fulvi

© Avvenire, venerdì 17 novembre 2023

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