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Sulle “Vie della bellezza” scoprendo l’arte come linguaggio di evangelizzazione

Sono più di 460 i contributi – tra esperienze, materiali, eventi e news – raccolti dal portale www.viedellabellezza.it che, promosso da alcuni Uffici e Servizi della Segreteria Generale della Cei, sta per compiere 3 anni. Obiettivo: condividere le “buone pratiche” che promuovono l’uso delle arti nell’opera evangelizzatrice e far interagire diversi ambiti pastorali

Promuovere l’uso delle arti nell’opera evangelizzatrice della comunità ecclesiale. L’auspicio rivolto alle Chiese locali, manifestato da Papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, dalla fine del 2015 si è concretizzato nel progetto “Vie della bellezza”, promosso da alcuni Uffici e Servizi della Segreteria Generale della Cei attraverso la creazione di

uno spazio online che consente di promuovere e valorizzare le esperienze pastorali di incontro tra arte, fede ed educazione sparse sul territorio nazionale.

Volendo sostenere la crescente attenzione verso le arti come linguaggio di evangelizzazione e considerando il patrimonio culturale ecclesiale come risorsa di educazione alla fede, “Vie della bellezza” ha in questi anni fornito una raccolta delle esperienze, dei materiali e delle iniziative relative al rapporto tra arte e vita cristiana che diocesi e realtà ecclesiali hanno realizzato sul territorio.

Nell’epoca dello “sharing”, il portale del progetto – www.viedellabellezza.it – è diventato catalizzatore delle “buone pratiche”: le diocesi, infatti, sono state invitate a contribuire inviando le proprie “Esperienze” relative a differenti ambiti: Arti, Bibbia e liturgia; Associazioni e centri culturali; Beni ecclesiastici; Catechesi con l’arte; Itinerari, visite e pellegrinaggi; Musei diocesani; Risorse online; Scuola e didattica; Teologia e formazione. Si va dalla presentazione di volumi a quella di riviste online, dalla promozione di concorsi d’arte a quella di percorsi didattici, dall’indicazione di percorsi di catechesi con l’arte a quelle del compimento di restauri, oltre alle informazioni relative ad eventi e iniziative.

Al momento sono pubblicati più di 460 contributi non solo testuali, ma in alcuni casi arricchiti da immagini, allegati e link.

Ma “Vie della bellezza” ha voluto fin da subito affrontare una sfida, quella di far interagire diversi ambiti della pastorale. Non a caso, nell’ambito della Cei, i promotori del progetto sono l’Ufficio catechistico nazionale, l’Ufficio liturgico nazionale, l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, l’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola, l’università, l’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, il Servizio nazionale per l’insegnamento della religione cattolica, il Servizio informatico, il Servizio nazionale per il progetto culturale e il Servizio nazionale per gli studi superiori di teologia e di scienze religiose in collaborazione con l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, l’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia, l’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro e il Servizio nazionale per la pastorale giovanile.

A circa tre anni dalla nascita del progetto, oggi si svolge a Roma una giornata di studio il cui obiettivo è proprio la “ricerca di prospettive di lavoro comune tra gli Uffici della Cei”. In programma focus per ambiti (Catechesi-giovani- famiglia, Cultura e liturgia, Educazione) e gruppi di lavoro (“La formazione teologica e pastorale”, “Il rapporto con gli artisti”, “Lo studio e la ricerca”, e “La comunicazione e il portale Vie della bellezza”).

Alberto Baviera

© www.agensir.it, martedì 10 aprile 2018

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