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Terremoto. Ritrovato ad Arquata un tabernacolo con le ostie intatte dopo tanti mesi

Era in una chiesa crollata. All'interno la pisside era riversa ma non si era aperta. E le particole nonostante i tanti mesi passati si presentano integre: nessuna muffa o alterazione

Sotto le macerie della chiesa parrocchiale di Arquata del Tronto, crollata a causa del terremoto dell'anno scorso, è stato ritrovato un tabernacolo, finito insieme ad altri reperti in un magazzino. Quando è stato poi restituito alla diocesi, alcuni giorni fa, la scoperta: all'interno la pisside era riversa, ma non si era aperta. Dentro c'erano 40 ostie perfettamente intatte, sia nel colore che nella forma e nell'odore.

Nessun batterio o muffa come capita a tutte le ostie dopo qualche settimana. E invece quelle, ad un anno e mezzo di distanza, sembravano fatte il giorno prima. Ora le ostie tolte dalle macerie sono state portate nella Cattedrale di Ascoli. Il vescovo, monsignor Giovanni D'Ercole, non si esprime sull'episodio che non ha spiegazioni: "La fede - spiega - richiede prudenza. Si resta senza parole. È un segno di speranza per tutti. Davanti a un fatto come questo sicuramente si rimane in silenzio. Semplicemente commuove e rafforza la fede in Gesù terremotato che è rimasto vivo per consolare la popolazione di Arquata".

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© Avvenire, Redazione Internet mercoledì 21 febbraio 2018

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