Un nuovo annuncio per i giovani in Spagna
 Il  titolo scelto per l’incontro – «Anche voi darete testimonianza» (dal  Vangelo di Giovanni 15, 26) – sembra riflettere la necessità di una  nuova evangelizzazione giovanile in un Paese sempre più secolarizzato,  colpito da una profonda crisi economica, sociale e morale  particolarmente dura per i ragazzi.
Il  titolo scelto per l’incontro – «Anche voi darete testimonianza» (dal  Vangelo di Giovanni 15, 26) – sembra riflettere la necessità di una  nuova evangelizzazione giovanile in un Paese sempre più secolarizzato,  colpito da una profonda crisi economica, sociale e morale  particolarmente dura per i ragazzi.
La confusione e il  relativismo rendono ancor più essenziale lo sforzo per comprendere il  profilo delle nuove generazioni spagnole, spesso vittime di una profonda  mancanza di speranza e prospettive future, o di false evasioni che non  colmano i vuoti interiori. A Valencia, dunque, la Chiesa spagnola  vorrebbe cogliere meglio il linguaggio, la psicologia, la sensibilità  dei più giovani; rilanciare l’entusiasmo missionario, controcorrente  rispetto alla secolarizzazione della società iberica; promuovere nuove  espressioni di evangelizzazione per educare i ragazzi alla preghiera,  alla ricerca della verità, alla testimonianza nella vita pubblica  (dall’università ai mezzi di comunicazione). Vorrebbe infine affrontare  la nuova pastorale con basi teologiche più solide, in linea con il 50°  anniversario del Concilio Vaticano II e il 20° anniversario della  pubblicazione del Catechismo della Chiesa cattolica. Per centrare tutte  queste mete, il Congresso offre ai suoi 2.300 partecipanti (fra  catechisti, animatori cristiani, giovani e meno giovani che lavorano  nella pastorale giovanile, oltre a 34 vescovi) un ampio ventaglio di  spunti di riflessione: letture, celebrazioni, testimonianze e anche un  musical.
Dopo una prima accoglienza il 1° novembre nella Plaza de la  Virgen de los Desamparados e nella Cattedrale di Valencia, ieri  l’arcivescovo della città spagnola, Carlos Osoro Sierra, ha tenuto la  prima relazione: «Per te la vita è Cristo. Il primo annuncio». Le  comunità cristiane – ha ricordato – hanno una missione, «proclamare e  proporre il messaggio nucleo del Vangelo a coloro che non conoscono Gesù  e anche a quelli che un giorno lo hanno conosciuto, ma si sono  allontanati da lui». Seguiranno le relazioni di monsignor José Ignacio  Munilla, responsabile della Pastorale giovanile della Cee  («L’evangelizzazione dei giovani di fronte all’emergenza affettiva», in  programma per oggi) e del cardinale Stanislaw Rylko, presidente del  Pontificio Consiglio per i laici («La pastorale dei giovani di fronte  all’emergenza educativa moderna: il magistero di Benedetto XVI»,  domani). Vi saranno poi altri momenti di analisi su tematiche chiave  come l’accompagnamento personale nell’itinerario di fede o la pastorale  in vista della Giornata mondiale della gioventù di Rio.
Del resto  il Congresso si celebra proprio quest’anno per raccogliere i frutti  della Gmg 2011 di Madrid, «figlia pastorale di Giovanni Paolo II», ha  ammesso monsignor Munilla. Un momento fondamentale saranno le  testimonianze. In diverse chiese di Valencia movimenti, congregazioni  religiose, parrocchie o organismi ecclesiastici presenteranno 40  esperienze di pastorale giovanile – in Spagna o all’estero – da  raccontare e condividere.
Dall’Italia, fra l’altro, sono presenti  le «Sentinelle del mattino»: un’iniziativa che sembra suscitare molto  interesse in Spagna. Nella notte fra oggi e domani 200-300 giovani  partecipanti lasceranno il Congresso per fare nuova evangelizzazione fra  i coetanei, lungo le strade di Valencia. 				    
 
            