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Utero in affitto, il Forum: più chiarezza

Alla Camera riprende il dibattito sulle unioni civili. ​Le associazioni familiari preoccupate. De Palo: è tempo di introdurre il Fattore famiglia

Più chiarezza sull'utero in affitto. A chiederla è il Forum delle associazioni familiari nella giornata in cui, alla Camera, riprende l'iter parlamentare sulle unioni civili. Il premier Matteo Renzi ha annunciato l'intenzione di mettere la fiducia e di chiudere la partita entro giovedì. Ma le incognite sul tavolo sono ancora molte. A partire dal tentativo della sinistra del Pd di rimettere in gioco la questione della stepchild adoption (stralciata al testo al Senato).

Il Forum: utero in affitto sia reato internazionale. "Uscito dalla porta, il dibattito sull’utero in affitto rientra dalla finestra. E le donne del Forum che già si erano riunite a gennaio presso il Senato tornano ad affermare forte il proprio no” affermano le vicepresidenti Maria Grazia Colombo ed Emma Ciccarelli che salutano come "positiva" la condanna trasversale della maternità surrogata che si è registrata in queste settimane e che ha unito culture lontane come quella cattolica e femminista. "Preoccupano però gli inspiegabili tentennamenti a riconoscere la surrogata come reato universale. Il tema crea ancora scontri all’interno di alcune forze politiche mentre qualcun altro si arrampica sugli specchi con distinzioni sofistiche tra maternità surrogata altruistica e commerciale" scrivono Colombo e Ciccarelli. Evidentemente l’approssimarsi del voto finale sulle unioni civili, forzato dalla richiesta di fiducia, esalta le tensioni. Se da un lato c'è la volontà del governo di adottare misure a sostegno della famiglia, la stessa chiarezza e buona volontà non vengono utilizzate su temi altrettanto delicati. "Quello della maternità è un tema assolutamente cruciale specie per un Paese come l’Italia che più di tutti affoga nella crisi demografica che più ancora della crisi democratica ferisce l’Unione europea" concludono le donne del Forum.

Fattore famiglia: De Palo è arrivata l'ora. “E’ finalmente giunto il momento del Fattore Famiglia: ormai tutti, nessuno escluso, sono convinti che sia necessario adottare un fisco più equo e un ISEE che tenga realmente conto dei carichi familiari”. Il presidente del Forum delle Famiglie, Gianluigi De Palo saluta con favore le dichiarazioni del premier Renzi, durante il question time alla Camera. “Dedicheremo la Giornata Internazionale della Famiglia di sabato prossimo all’emergenza demografica italiana e alla proposta di un fisco più equo che il Forum porta avanti ormai da parecchi anni: il Fattore Famiglia. Le famiglie non sono mai un peso, ma una risorsa e hanno bisogno di sentire la fiducia del Paese”.

Disabili: uno spiraglio sul pluralismo educativo. «Finalmente si fa qualcosa per i ragazzi disabili e per il pluralismo educativo» il vicepresidente del Forum, Maria Grazia Colombo, entra così nel dibattito sul provvedimento che estende anche alle scuole paritarie i fondi per gli alunni disabili. «Sarà così sanata una gravissima disparità del sistema scolastico che per giunta va a pesare su famiglie già colpite dalla disabilità dei figli». Le scuole paritarie hanno visto nell’ultimo decennio aumentare del 63,1% il numero degli studenti disabili. E la mancanza di sostegni economici ha creato problemi anche agli istituti.

© Avvenire, 9 maggio 2016

 

Family day

Gandolfini: democrazia annullata

 

Annullata la "farsa della non discussione" e ogni confronto democratico è arrivato l’ennesimo "stravolgimento dell’iter democratico: la fiducia". Per questo, nel giorno dell’avvio della discussione in aula alla Camera del ddl sulle unioni civili, il popolo del Circo Massimo si appella ai deputati di area cattolica (soprattutto a quelli presenti nel Ncd di Alfano) perché "votino no alla fiducia", al presidente Mattarella perché intervenga sui "molti passaggi incostituzionali" che la legge ha avuto nel suo iter parlamentare e, infine, al premier Renzi perché non si sottragga ad un incontro con il Comitato Difendiamo i nostri figli. "Noi siamo disposti ad incontrarlo in ogni momento. Hai forse paura?", si rivolge direttamente al capo del governo il presidente del Comitato Massimo Gandolfini, al termine di una conferenza stampa stamane a Montecitorio.

Renzi "dice di essere cattolico, vediamo…", aggiunge sottolineando anche la volontà di verificare con attenzione chi si opporrà al voto di fiducia in aula. "Ce ne ricorderemo" anche alle amministrative e al referendum di ottobre, prosegue annunciando la creazione il 28 maggio a Roma del Comitato delle famiglie per il no al referendum sulle riforme costituzionali. Il messaggio di fondo è sempre lo stesso. Nessuno vuole negare diritti civili individuali, conclude Gandolfini, "ma diciamo no però fare confusione tra famiglia naturale e unioni civili".

Alessia Guerrieri

© Avvenire, 9 maggio 2016

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