
Bartolomeo I, Arcivescovo di Costantinopoli-Nuova Roma e Patriarca Ecumenico riceve la visita di Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto
Nella mattinata di martedì 22 aprile, presso il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, il Patriarca Bartolomeo I ha accolto una delegazione guidata da Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto. L’incontro, denso e commovente, è stato occasione per riflettere sul significato profondo del dialogo tra Chiese sorelle, nella luce della Pasqua e della memoria storica di quanta strada sia già stata fatta insieme.
Il Patriarca, con “radiosa tristezza” ha innanzitutto ricordato la recente scomparsa di Papa Francesco, definito “un Fratello, al quale ci ha accomunato una profonda amicizia e soprattutto una sintonia di intenti”. La morte del Papa non spegne il desiderio di continuare le iniziative di collaborazione e dialogo già avviate, sottolineando come il suo esempio e il suo impegno abbiano rafforzato i legami tra le Chiese e ispirato il cammino verso l’unità cristiana. La visita assume quindi anche un valore simbolico di speranza e di rinnovamento, in un momento in cui il mondo ha bisogno di testimonianze di pace e di solidarietà.
Il Patriarca ha evidenziato l’importanza storica del Concilio di Nicea, celebrato quest’anno per il suo 1700° anniversario, come momento fondamentale nella definizione della dottrina cristiana e nell’affermazione dell’unità della Chiesa universale. Ha ricordato, inoltre, come il Concilio abbia segnato il passaggio dai sinodi locali a un’assemblea ecumenica, in cui si è affermata la verità di Cristo come via, verità e vita, per tutti. La memoria di Nicea richiama l’importanza di mantenere vivo lo spirito di unità e di verità, valori fondamentali anche oggi per le Chiese cristiane.
Il Patriarca ha invitato a riflettere sul significato di questa ricorrenza, non solo come commemorazione storica, ma come stimolo a rafforzare il cammino ecumenico e a promuovere la data unitaria della Pasqua, simbolo di resurrezione e di speranza per tutti i credenti. Egli ha sottolineato inoltre i legami tra le città di Bari e Rossano con il Patriarcato di Costantinopoli, rimarcando l’importanza di questi rapporti di amicizia e collaborazione, e ricordando il sostegno e l’accoglienza ricevute.
Infine, il Patriarca ha invitato tutti a unirsi nella preghiera in memoria di San Giorgio, grande martire venerato sia dalla tradizione cristiana che da quella musulmana, simbolo di convivenza e di rispetto reciproco. In conclusione, il rinnovo dell’augurio di un cammino condiviso di testimonianza nel nome di Cristo Risorto, nella speranza che questi incontri possano contribuire a rafforzare l’unità e la fraternità.
In risposta a quanto espresso dal Patriarca, nel suo intervento l'Arcivescovo ha voluto sottolineare il valore dell’incontro riannodandolo a quanto già vissuto nel 2018 a Bari e alla necessità che si riscontra, soprattutto oggi, di continuare a tessere relazioni di fraternità autentica, radicate nella preghiera, come presupposto per un cammino che porti alla comunione e alla pace.
Al termine, in un momento di scambio di doni, il Patriarca ha offerto all'Arcivescovo una croce pettorale e due libri di cui è l'autore: Encountering the Mistery (2008) e Global Initiatives of Ecumenical Patriarch Bartholomew (2023).
A sigillo dell'incontro la condivisione del pranzo tra la delegazione di Bari-Bitonto e il Patriarca con la Sua Curia.
Anche questo momento è stato un’opportunità favorevole per uno scambio ulteriore.