Aggredito l'angelo di Palermo
Ha avuto parole di incoraggiamento, il cardinale di Palermo Paolo Romeo. Visitando il missionario laico Biagio Conte, ferito la notte fra giovedì e venerdì, il cardinale ha sottolineato l’importanza dell’opera che ospita oltre 800 persone con difficoltà. Nell’ex caserma dell’aeronautica, in via Decollati, nel quartiere popolare a ridosso della stazione, da vent'anni trovano rifugio i senza fissa dimora, soprattutto extracomunitari.
Una struttura, quella intitolata "Speranza e carità", che però da qualche tempo è guardata con avversione dagli abitanti della zona. Una quindicina di loro, armati di spranghe e bastoni, hanno così messo in piedi un raid punitivo. Svegliato dal baccano Biagio Conte ha provato a parlare con gli uomini, quasi tutti giovani, che brandivano le armi. “Biagio ha provato a convincerli a lasciare i bastoni”, ha spiegato don Pino Vitrano, il sacerdote da anni braccio destro di Biagio Conte, “ma a questa gente non interessa parlare, non vogliono ragionare e hanno cominciato a tirare pietre”.
Una di queste ha colpito il missionario alla testa. Ci sono voluti quattro punti di sutura per arrestare il sangue. La missione Speranza e carità contempla anche la Cittadella del povero e una missione femminile dove sono accolte donne e bambini. In totale tutte le strutture accolgono mille ospiti fissi ai quali viene garantito un letto e tre pasti al giorno. Sia Biagio Conte che don Pino Vitrano si sono detti preoccupati per quanto sta avvenendo nel quartiere. A marzo un attentato aveva devastato il centro per l'infanzia Oretolandia, nella stessa via, gestito dall'associazione Jus Vitae del sacerdote Antonio Garau, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo a Borgo Nuovo.