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Cassazione: il feto durante il travaglio è una persona

Il feto inizia a essere considerato persona dall'"inizio del travaglio", e non già dal successivo momento del "distacco dall'utero materno". Lo ha stabilito con una sentenza la Cassazione

Il feto inizia a essere considerato persona dall'"inizio del travaglio", e non già dal successivo momento del "distacco dall'utero materno". Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 27539/2019, depositata giovedì sera, sostanzialmente confermando l'orientamento inaugurato nel 2008. Conseguenza di ciò, il fatto che la morte colposa del bimbo nelle fasi immediatamente precedenti la nascita integra il reato di omicidio, e non quello d’interruzione della gravidanza.

Per gli Ermellini, l’attuale formulazione della norma che punisce l’uccisione di un uomo e l’interpretazione da essi fornita non presentano nessun dubbio di costituzionalità: "tale disciplina", si legge in sentenza, rispecchia "un quadro normativo giurisprudenziale italiano e internazionale di totale ampliamento della tutela della persona e della nozione di soggetto meritevole di tutela, che dal nascituro e al concepito si è poi estesa fino all'embrione".

A provocare questa pronuncia era stato il ricorso di un’ostetrica di Salerno, che aveva fatto ricorso contro la condanna in primo e in secondo grado per aver colposamente provocato la morte di un feto durante il travaglio.

Marcello Palmieri

© Avvenire, venerdì 21 giugno 2019