Arcivescovo

S.E. Giuseppe

Satriano

IN AGENDA

Cuore Immacolato di Maria: battiti ricolmi di amore per il Figlio, la Chiesa e il mondo

Si celebra oggi la memoria del Cuore Immacolato di Maria, estesa da Papa Pio XII a tutta la Chiesa. L’iconografia rappresenta il Cuore della Beata Vergine circondato da una corona di fiori, emblema di purezza, e trafitto da una spada che simboleggia il dolore provato dalla Madre per la morte del Figlio

Il giorno dopo la solennità del Sacro Cuore di Gesù, la Chiesa celebra la memoria liturgica del Cuore Immacolato di Maria. La festa è stata istituita nel 1944, ma il culto è legato alle origini del cristianesimo. “Maria da parte sua - si legge nel Vangelo di San Luca - serbava tutte queste cose meditandole nel suo Cuore”. Al Cuore di Maria sono legati riflessioni e scritti di Pontefici, santi e dottori della Chiesa. Per San Gregorio Taumaturgo il Cuore della Beata Vergine è il “vaso di tutti i misteri”. Sant’Agostino scrive che Maria, “concependo Cristo prima nel Cuore che nel suo grembo”, credette e in Lei “quel che credette si avverò”. Nel Medioevo la preghiera “Stabat Mater”, sequenza liturgica in onore della Madonna attribuita a Iacopone da Todi, è una meditazione sulle sofferenze di Maria durante la Passione di Cristo e sulla congiunzione dei due Cuori redentori. “La Madre e il Figlio - scrive il monaco Arnaldo di Bonavalle vissuto nella prima metà del 12.mo secolo - offrivano a Dio lo stesso sacrificio, ella col sangue del suo Cuore, egli col sangue del suo corpo”. 

San Giovanni Eudes

Il promotore della festa liturgica del Cuore Immacolato di Maria è San Giovanni Eudes (1601-1680), che nei suoi scritti non disgiunge mai i Cuori di Gesù e di Maria. “Non devi mai separare - scrive - ciò che Dio ha così perfettamente unito. Gesù e Maria sono così intimamente legati l’uno con l’altro che chi vede Gesù guarda Maria; chi ama Gesù, ama Maria; chi ha la devozione per Gesù, ha la devozione per Maria”. Nel 1668, grazie all’opera di San Giovanni Eudes, la festa e i testi liturgici vengono approvati in tutta la Francia. Un’altra data rilevante è quella del 13 luglio del 1917. La Madonna rivela ai tre pastorelli a Fatima: “il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. “Infine il mio Cuore Immacolato trionferà”.

Consacrazione della Chiesa e del genere umano

Nel 1942, in un tempo scosso dalla tragedia della guerra, Papa Pio XII consacra la Chiesa e il genere umano al Cuore Immacolato di Maria. “A Voi, in quest'ora tragica della storia umana, al vostro Cuore Immacolato ci affidiamo e ci consacriamo, non solo in unione con la Santa Chiesa, corpo mistico del vostro Gesù, che soffre e sanguina in tante parti e in tanti modi tribola, ma anche con tutto il mondo straziato da feroci discordie, riarso in un incendio di odio, vittima della propria iniquità… Voi, o Madre di misericordia, impetrateci da Dio la pace”.

Pace a tutte le genti

Nel 1944, due anni dopo la preghiera per la consacrazione, Papa Pio XII estende la festa del Cuore Immacolato di Maria a tutta la Chiesa: “Con questo culto - si legge nel decreto che la istituisce - la Chiesa rende il debito onore al Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria, poiché sotto il simbolo di questo Cuore venera con somma devozione: l’esimia e singolare santità della Madre di Dio; la sua materna pietà verso gli uomini, redenti dal sangue divino di suo Figlio”. Nel decreto viene anche illustrato il motivo di tale devozione: “Perché per l’aiuto della Madre di Dio, sia concessa la pace a tutte le genti, la libertà alla Chiesa di Cristo e i peccatori siano liberati dai propri peccati e tutti i fedeli siano confermati nell’amore e nell’esercizio di tutte le virtù mediante la grazia”.

Papa Francesco e Maria

Il pontificato di Papa Francesco è scandito da una profonda devozione alla Beata Vergine Maria. Prima e dopo ogni viaggio internazionale, il Santo Padre si reca nella Basilica di Santa Maria Maggiore per pregare dinanzi all’icona mariana della Salus populi Romani. In particolare in questo tempo duramente segnato dalla diffusione del coronavirus, quello di Maria è il Cuore al quale affidare l’umanità provata da tanta sofferenza. Durante l’udienza generale dello scorso 13 maggio, nell’anniversario delle prime apparizioni della Madonna di Fatima (13 maggio 1917) e dell’attentato a Giovanni Paolo II (13 maggio 1981), il Papa esorta a domandare “a Dio, per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, la pace per il mondo, la fine della pandemia, lo spirito di penitenza e la nostra conversione”.

Affidamento del mondo alla protezione della Madre di Dio

Nella lettera a tutti i fedeli per il mese di maggio, un tempo dell’anno in cui “il popolo di Dio esprime con particolare intensità il suo amore e la sua devozione alla Vergine Maria”, il Santo Padre scrive: “contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria, nostra Madre, ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova”. Parole precedute, lo scorso 11 marzo, dall’affidamento della città di Roma, dell’Italia e del mondo alla protezione della Madre di Dio. Il Pontefice, in quell’occasione, rivolge una speciale preghiera a Maria: “Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati, che presso la Croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede”.  Il 9 giugno del 2018, giorno dedicato alla memoria liturgica del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria, il Papa lancia questo tweet: "Maria è esattamente come Dio vuole la sua Chiesa: Madre tenera, umile, povera di cose e ricca di amore".

Consacrazioni al Cuore Immacolato di Maria

Il 13 ottobre del 2013, al termine della Messa in occasione della Giornata mariana nell’Anno della fede, davanti alla statua della Madonna di Fatima trasportata per l’occasione dal Portogallo a Roma, Papa Francesco consacra il mondo al Cuore Immacolato di Maria. “Accogli con benevolenza di Madre l’atto di affidamento che oggi facciamo con fiducia, dinanzi a questa tua immagine a noi tanto cara. Siamo certi che ognuno di noi è prezioso ai tuoi occhi e che nulla ti è estraneo di tutto ciò che abita nei nostri cuori”. Nel 2010, durante il viaggio apostolico in Portogallo, Benedetto XVI affida i sacerdoti al Cuore immacolato di Maria: “Madre della Chiesa, noi, sacerdoti, vogliamo essere pastori che non pascolano se stessi, ma si donano a Dio per i fratelli, trovando in questo la loro felicità”. A Maria, Madre della Chiesa, San Giovanni Paolo II affida l’intera famiglia umana. È il 25 marzo 1984:  “AffidandoTi, o Madre, il mondo, tutti gli uomini e tutti i popoli - sottolinea Papa Wojtyła - ti affidiamo anche la stessa consacrazione del mondo, mettendola nel tuo cuore materno”.

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

© www.vaticannews.va, sabato 20 giugno 2020