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Pronunciato l'Extra Omnes. Si chiudono le porte della Sistina

Nella Cappella Sistina rimangono soltanto i 115 cardinali elettori che hanno appena pronunciato il solenne giuramento. Prima la processione dei porporati. La giornata si era aperta con la celebrazione della Messa "Pro eligendo Pontifice"; il cardinale Angelo Sodano: «Dio ci conceda un altro Buon Pastore».

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Il momento tanto atteso è giunto alle 17.33. È scattato "l'extra omnes", il "fuori tutti" pronunciato dal Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Piero Marini. Si è entrati così nella fase decisiva del Conclave, quella che nel segreto del voto porterà all'elezione del nuovo Pontefice. I riti erano iniziati alle 16.15 quando i 115 elettori si erano ritrovati nella Cappella Paolina da dove, alle 16.30, si erano spostati in processione attraverso la Sala Regia per giungere all'ingresso della Sistina. È nella Cappella affrescata da Michelangelo che è avvenuto il giuramento dei cardinali, seguito dall' "extra omnes" che ha invitato all'uscita dalla Sistina tutti coloro che non sono chiamati al voto. Unico a essere ammesso nel segreto della Sistina, in questa prima fase, oltre a monsignor Piero Marini, il cardinale maltese Prosper Grech che ha tenuto, come previsto dalla Costituzione apostolica "Universi Dominici Gregis" la sua meditazione per i porporati chiamati al voto. Anche loro, poi, sono stati fatti uscire dalla Cappella con la chiusura definitiva delle porte sorvegliate a vista da un servizio di guardia.
I 115 porporati procederanno, quindi, alle operazioni di voto prima di concludere la giornata con la recita dei
Vespri.

Il giuramento. Uno alla volta, ciascun cardinale si sta avvicinando al leggio posto al centro della Cappella Sistina e posando la mano destra sul Vangelo aperto pronuncia la formula in latino di giuramento: "Spondeo, voveo ac iuro" ("Prometto, mi obbligo e giuro").

La processione fino alla Sistina. Preceduti dalla Croce e dal libro dei Vangeli, al canto delle litanie dei santi, i cardinali hanno iniziato alle 16.30 la processione che dalla Cappella Paolina li ha portati alla Cappella Sistina per l'inizio del Conclave. I porporati si sono inchinati dinanzi all'altare, sotto l'affresco michelangiolesco del Giudizio Universale. Subito dopo aver intonato il "Veni Creator", i 115 cardinali elettori riuniti nella Cappella Sistina hanno pronunciato il giuramento prescritto per l'inizio del Conclave. La formula comune è stata recitata in latino dal cardinale Giovanni Battista Re, primo dell'ordine dei vescovi tra i cardinali elettori. Dopodiché ciascun cardinale è stato chiamato a pronunciare la formula di adesione passando davanti al leggio posto al centro della Sistina e ponendo la mano sul Vangelo.

In piazza San Pietro. Nonostante il brutto tempo, in piazza San Pietro sono accorsi i fedeli per assistere in diretta alla cerimonia di inizio del Conclave. Dai maxischermi sono arrivate prima le immagini della processione dei cardinali che dalla Cappella Paolina hanno raggiunto la Cappella Sistina. E ora quelle dei giuramenti solenni. Molte le persone che cercano di "catturare" il momento con macchine fotografiche e cellulari.
 
Le telecamere di tutto il mondo. I riflettori saranno puntati, dalle 20, verso il lato destro della Basilica Vaticana dove è stato montato, sul tetto della Sistina, il comignolo che annuncerà al mondo l'avvenuta, o meno, elezione del nuovo Pontefice. A quell'ora, infatti, è previsto il termine della votazione della prima giornata di Conclave in Vaticano. Una ''fumata'', ha fatto intendere nei giorni scorsi il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi, che difficilmente potrà essere bianca per il poco tempo intercorso per le consultazioni. Da domani gli scrutini potranno essere quattro al giorno, due al mattino e due al pomeriggio, con due fumate. Il nuovo Papa per essere eletto avrà bisogno, comunque, di un quorum dei due terzi dei cardinali, pari a 77 voti.

L'ingresso nella Sistina, ore 16.30. Il cardinale Giovanni Battista Re, italiano, e il cardinale James Harvey, statunitense, saranno rispettivamente il primo e l'ultimo dei cardinali elettori che entreranno nella Cappella Sistina per l'inizio del Conclave. Il primo è dell'Ordine dei Vescovi ed è il cardinale più anziano vescovo in Conclave, con compito quindi di decano tra gli elettori; l'ultimo, già Prefetto della Casa Pontificia durante il papato di Wojtyla, è invece dell'Ordine dei Diaconi. Il rituale di ingresso in Conclave nella Cappella Sistina avviene secondo l'Ordine e secondo anche una precedenza all'interno di ciascun Ordine, e prevede che siano i cardinali dell'Ordine dei Vescovi ad aprire, poi tocca a quelli dell'Ordine dei Presbiteri, con in testa il belga Godfried Danneels, e quindi all'Ordine dei Diaconi, aperto dal francese Jean-Louis Tauran, che è il Protodiacono e al quale spetterà dare poi al mondo intero l'atteso annuncio “Habemus Papam” dalla Loggia della Basilica di San Pietro, precedendo la prima apparizione in pubblico del nuovo Pontefice. Una volta ultimata la processione, i cardinali elettori pronunciano il giuramento prescritto, cui segue l'“Extra omnes”, (il “fuori tutti”), pronunciato dal Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Guido Marini.

L'applauso per Papa Ratzinger
Un lungo applauso da parte dei cardinali e i fedeli presenti alla Messa “Pro Eligendo Pontifice” nella Basilica di San Pietro. Si è levato spontaneo quando il cardinale decano, Angelo Sodano durante l'omelia ha espresso «profonda gratitudine» per la missione svolta dal Papa emerito Benedetto XVI.

Ore 10.40 L'omelia del cardinale Sodano
«Oggi vogliamo implorare dal Signore che attraverso la sollecitudine pastorale dei Padri Cardinali voglia presto concedere un altro Buon Pastore alla sua Santa Chiesa». Lo ha detto il cardinale decano, Angelo Sodano, nell'omelia della messa “Pro Eligendo Pontifice”. «Ci sostiene in quest'ora - ha assicurato il porporato, nell'intento di tranquillizzare l'opinione pubblica preoccupata dalle voci sulla possibilità che il Conclave sia lungo - la fede nella promessa di Cristo sul carattere indefettibile della sua Chiesa. Gesù, infatti, disse a Pietro: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa».

"L'atteggiamento fondamentale di ogni buon Pastore è dare la vita per le sue pecore", ha ricordato Sodano. "Questo - ha scandito - vale soprattutto per il Successore di Pietro, Pastore della Chiesa universale. Perchè quanto più alto e più universale è l'ufficio pastorale, tanto più grande deve essere la carità del Pastore". "Per questo - ha ricordato l'81enne porporato - nel cuore di ogni Successore di Pietro sono sempre risuonate le parole che il Divino Maestro rivolse un giorno all'umile pescatore di Galilea: 'Mi ami più di costoro? Pasci i miei agnelli... pasci le mie pecorelle!'"

Sodano ha delinato la missione del Papa parlando di "servizio d’amore verso la Chiesa e verso l’umanità intera". "Gli ultimi Pontefici - ha affermato - sono stati artefici di tante iniziative benefiche anche verso i popoli e la comunità internazionale, promovendo senza sosta la giustizia e la pace. Preghiamo perché il futuro Papa possa continuare quest’incessante opera a livello mondiale". Infine ha sottolineato: "È una missione di carità che è propria della Chiesa, ed in modo particolare è propria della Chiesa di Roma, che, secondo la bella espressione di Sant'Ignazio d’Antiochia, è la Chiesa che “presiede alla carità"".


Ore 10. I cardinali entrano in processione nella Basilica di San Pietro dove si svolge la Messa "pro eligendo Pontifice". Tutti hanno baciato l'altare. A presiedere è stato il decano del Collegio, cardinale Angelo Sodano. Concelebrano tutti i cardinali, elettori e non elettori. La Messa l'inizio del Conclave è celebrata in latino, fatta eccezione per le letture e alcune intenzioni di preghiera.

Tutte le navate della Basilica di San Pietro sono gremite. Ai primi posti intorno all'altare, dopo i cardinali, ci sono vescovi e arcivescovi. Seguono gli altri ecclesiastici, sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose. La basilica è anche affollata di semplici fedeli.

© Avvenire, 12 marzo 2013

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