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V Domenica del tempo Ordinario anno A. Luce del mondo e sale della terra

Noi cristiani siamo chiamati a testimoniare tutto e solo Gesù Cristo, non altra sapienza umana, non altra cultura umana. Charles de Foucauld ha espresso tutta la sua esistenza in un motto: Gridare il vangelo con tutta la vita! Paolo VI° ripeteva spesso: il nostro mondo ha più bisogno di testimoni che di maestri!

Le letture di questa quinta domenica del tempo ordinario ci conducono a riflettere sulla vita cristiana come 'segno' per il mondo: così si traduce visibilmente quella che chiamiamo la 'sequela' di Gesù. Non si tratta di una 'imitazione' passiva, quasi a volere essere copia del modello, cosa che per noi, esseri umani con tanti limiti, è impossibile. Si tratta invece di seguire lui e il suo 'esempio' in modo attivo e creativo, ognuno con la sua personalità e le sue esperienze, e così come ne diventa capace. Seguire il suo esempio vuol dire per noi lo sforzo per renderci 'preziosi' per gli altri così come lui è 'prezioso' per noi. Questa è la vera fede, e anche il valore della testimonianza: essere, a nostro modo, 'segni' di Cristo nel mondo.

Domenica scorsa dicevamo che la santità consiste nel vivere lo spirito delle Beatitudini: poveri, miti, misericordiosi, puri di cuore, costruttori di pace, assetati di giustizia, aperti, anche con sacrificio, al Regno di Dio. Oggi Gesù ci dice: se fate così nella semplicità di ogni giorno voi siete come quel pizzico di sale che basta a dar sapore a tutto il minestrone; voi siete come dice un proverbio ebraico quel lumino che tutte le tenebre non possono spegnere ma che da solo le vince tutte. Grandezza e responsabilità della nostra fede! Di Gesù abbiamo sempre detto che è "la luce vera che illumina ogni uomo"; Lui stesso dice di sé: "Io sono la luce del mondo, chi segue me non cammina nelle tenebre". Oggi ci viene a dire: "Voi siete la luce del mondo.., voi siete il sale della terra! Risplenda la vostra luce perché gli uomini diano gloria al Padre vostro che è nei cieli!". A dirla in breve, come l'anima è nel corpo, così nel mondo sono i cristiani" (Lettera a Diogneto, 5).

Può questo essere detto anche di noi, oggi? Ci distinguiamo per una nostra precisa identità e stile di vita? Di sale ne basta poco per dare sapore: così anche per noi cristiani ciò che conta non è la quantità, ma la qualità perché si possa cambiare il mondo.
Prosegue Gesù: "Se il sale perdesse il suo sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini".
Guai a perdere la nostra specifica identità, adeguandoci allo stile del mondo: in visione della vita, in motivazioni e certezze, in stile e atteggiamenti morali..!
Il mondo perderebbe tutta la ricchezza della salvezza portata da Cristo, e noi non avremmo più motivo di esserci nel mondo.
C'è un pericolo ricorrente, che si chiama cristianesimo anonimo, si chiama soprattutto indifferenza e che deriva dalla assoluta ignoranza di ciò che è specifico per il cristiano sia nella vita privata sia nella vita sociale.

Noi cristiani siamo chiamati a testimoniare tutto e solo Gesù Cristo, non altra sapienza umana, non altra cultura umana. Charles de Foucauld ha espresso tutta la sua esistenza in un motto: Gridare il vangelo con tutta la vita! Paolo VI° ripeteva spesso: il nostro mondo ha più bisogno di testimoni che di maestri! La qualità della vita dice il valore e l'utilità della fede. Non sono i discorsi, ma le scelte d'ogni momento che sanno contagiare i vicini della bellezza del vangelo.
L'invito è anche ad un cristianesimo impegnato nella storia: è compito del laico lievitare tutta la realtà umana con lo spirito del vangelo, in ogni campo. Lo stesso Gesù ha usato l'immagine del lievito. Il nostro ruolo di cristiani è diventato più urgente di fronte ad un mondo che va perdendo i valori umani fondamentali: la difesa della persona umana, della vita in ogni suo momento, la concezione dell'economia come solidarietà, la pace, la salvaguardia del creato...!

Ciascuno deve compiere la sua parte: "Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota, come il libro ha bisogno di ogni parola, come la casa ha bisogno di ogni pietra, come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua, come la messe ha bisogno di ogni chicco, l'umanità intera ha bisogno di te, qui dove sei, unico, e perciò insostituibile".

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