Gesù prende le radici del potere e le capovolge al sole e all'aria: Chi vuole diventare grande tra voi sia il servitore di tutti. Servizio, il nome difficile dell'amore grande
Gesù uscito sulla strada, e vuol dire: Gesù libero maestro, aperto a tutti gli incontri, a chiunque incroci il suo cammino o lo attenda alla svolta del sentiero. Maestro che insegna l'arte dell'incontro
Gesù ci porta a respirare l'aria degli inizi: l'uomo non separi quello che Dio ha congiunto. Il nome di Dio è dal principio “colui-che-congiunge”, la sua opera è creare comunione
Gesù semplifica la vita: tutto il Vangelo in un bicchiere d'acqua. Di fronte all'invasività del male, Gesù conforta: al male contrapponi il tuo bicchiere d'acqua; e poi fidati: il peggio non prevarrà
Gesù mette al centro non se stesso, ma il più inerme e disarmato, il più indifeso e senza diritti, il più debole, il più amato, un bambino. Se non diventerete come bambini...
E per la strada interrogava: un'azione continuativa, prolungata, uno stile di vita: strada e domande. Gesù non è la risposta, lui è la domanda; non il punto di arrivo, ma la forza che fa salpare la vita, smontare le tende al levar delle sole
In questo racconto Gesù appare innanzitutto come il “passatore” di frontiere: cammina con i suoi attraversando la Galilea, passando alle città fenice di Tiro e Sidone, fino alla Decapoli pagana
Il cuore di pietra, il cuore lontano insensibile all'uomo, è la malattia che il Signore più teme e combatte. Quello che lui propone è il ritorno al cuore, una religione dell'interiorità
Il Vangelo riporta la cronaca di un insuccesso di Gesù, e proprio nella sua terra, tra i suoi, non tra i farisei o i funzionari della vecchia religione. Succede a Cafarnao, teatro di tanti miracoli e insegnamenti: molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui
L'Assunzione di Maria al cielo in anima e corpo è l'icona del nostro futuro, anticipazione di un comune destino: annuncia che l'anima è santa, ma che il Creatore non spreca le sue meraviglie: anche il corpo è santo e avrà, trasfigurato, lo stesso destino dell'anima. Perché l'uomo è uno