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Gli auguri del Papa alle Chiese Orientali che celebrano il Natale

Il 7 gennaio si festeggia la Natività nelle comunità cristiane che seguono il calendario giuliano. Dopo la preghiera mariana dell'Angelus, Francesco ha espresso i suoi auguri di pace perché Cristo illumini famiglie e comunità

Ieri il pensiero del Papa nel dopo Angelus è andato ai fratelli e alle sorelle delle Chiese Orientali, sia cattoliche sia ortodosse, che celebrano domani il Natale del Signore secondo il calendario giuliano. "Ad essi rivolgo con affetto i migliori auguri di pace e di ogni bene - ha detto Francesco - Cristo, nato dalla Vergine Maria, illumini le vostre famiglie e le vostre comunità! Fratelli e sorelle, tanti auguri, tanti auguri!".

La maggior parte delle Chiese ortodosse, come pure Chiese cattoliche di rito orientale, utilizzano il calendario giuliano, promulgato da Giulio Cesare, e non hanno adottato il calendario gregoriano, che prende il nome da Papa Gregorio XIII, che lo introdusse il 4 ottobre 1582. Il giorno della Natività, dunque, cade per loro il 7 gennaio. Secondo la tradizione, il Natale ortodosso viene preceduto da un lungo periodo di digiuno e preghiera che dura quaranta giorni. Il digiuno si conclude generalmente con la solenne Messa di mezzanotte. Terminata la preghiera, i fedeli intonano l’inno di Natale e al centro della chiesa viene portata l’icona che rappresenta la festività: una candela accesa che simboleggia la Stella Cometa. Infine, i fedeli consumano il pane benedetto.

© www.vaticannews.va, venerdì 7 gennaio 2022

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