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Gli sciacalli della notizia

I giornali di Rupert Murdoch spiavano i telefoni di celebrità e politici e persino delle vittime del terrorismo. E lo scandalo tocca anche il Premier.

news_dentro1_1748857.jpgMilly Dowler era una ragazzina di 13 anni scomparsa nel 2002 e poi ritrovata morta. Il suo dramma rischia di rovinare per sempre la carriera del premier Cameron e rivoluzionare il mondo dei tabloid britannici.

     I cronisti del News of the world, il più venduto tabloid domenicale, e  i cronisti da loro assoldati hanno non solo ascoltato i messaggi lasciati sul cellulare della ragazza da genitori e amici che cercavano di rintracciarla. A un certo punto, poiché la segreteria telefonica era piena, ne hanno cancellati alcuni, sperando di recuperare altro materiale. Quando i familiari di Milly e la polizia si sono resi conto che qualcuno aveva eliminato parte dei messaggi, hanno pensato che fosse stata lei e che fosse viva.  Per colpa dei giornalisti la famiglia ha sperato che la ragazzina fosse via e le indagini della polizia sono state sviate.

     La pratica dell’intromissione illecita nelle telefonate è punita dalla legge ma i giornalisti del News of the world l’hanno usata anche per ascoltare il dolore dei parenti delle vittime dell’attacco terroristico del 7 luglio 2005, che si sono detti scioccati dalla scoperta. I giornalisti hanno intercettato telefonate di tremila attori, politici e celebrità alcune delle quali hanno ottenuto risarcimenti di  centinaia di migliaia di euro, negli anni scorsi.

     Sempre il News of the world ha anche corrotto poliziotti con cifre che arrivavano ai  trentamila euro. Lo scandalo coinvolge anche il Primo Ministro Cameron che pure ha deciso che vi sarà un’inchiesta sulle intromissioni illecite.  Andy Coulson, direttore del News of the world quando le prime voci sulle intromissioni illecite cominciarono nel 2005, è stato portavoce di Cameron che è anche amico della direttrice di oggi, Rebekah Brooks, sua vicina di casa. Proprietario del News of the world è Rupert Murdoch noto per la sua spregiudicatezza nel gestire i media, anche lui vicino a Cameron.

“Direttori di giornali in prigione e testate chiuse. Questo scandalo rivoluzionerà la stampa britannica. Per la prima volta le classi dirigenti inglesi hanno aperto gli occhi su Rupert Murdoch e lo trovano tossico, non vogliono  più neppure essere nella stessa stanza con lui”. Così Clifford Longley, commentatore della BBC, parla del ciclone al centro del quale c’è News of the world, il giornale domenicale di Murdoch.

     “Quello che il giornale di Murdoch ha fatto a parenti e amici di Milly Dowler è così immorale, arrogante, illegale, irresponsabile, crudele, rapace che ha provocato una reazione emotiva contro questo magnate”, dice ancora Longley.

- Che cosa pensa del fatto che Cameron era amico di Murdoch e di alcuni giornalisti coinvolti nello scandalo?

     “Cameron rischia di risultarne danneggiato in un modo senza precedenti. Senz’altro il Primo Ministro prenderà le distanze da Murdoch e dai suoi amici giornalisti che lavoravano per il News of the world ma potrebbe essere troppo tardi”.

- Come reagirà Murdoch?

     “Ha dimostrato in passato di non avere sentimenti. Non esiterà a licenziare i giornalisti che danneggiano la sua immagine o rinunciare a tentare di controllare Bskyb”.

- Come descriverebbe l’influenza di Murdoch sui media inglesi?

     “Come un vero cancro. Murdoch non ha alcuna forma di moralità, è interessato soltanto alla massima circolazione dei giornali ed è pronto a tutto per ottenerla. Quello che sta succedendo dimostra che il libero mercato, senza regole morali, lasciato a se stesso, porta all’autodistruzione. Così è capitato con la speculazione bancaria che portò alla crisi nel 2008. Credo che ci sia bisogno che alcuni direttori di giornali finiscano in prigione e qualche testata chiuda e sarei contento di vedere una rivoluzione che risani il mondo dei media. I giornali coinvolti nello scandalo perderanno pubblicità e copie”.

Silvia Guzzetti
© Famiglia Cristiana, 7 luglio 2011
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