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Il 2 giugno le diocesi di tutto il mondo in adorazione con il Papa

Per un'ora, il 2 giugno prossimo, il mondo cattolico si collegherà con Roma e con papa Francesco per una "adorazione Eucaristica" planetaria. Un evento unico nella storia della Chiesa che, ora della Città Eterna, si svolgerà dalle 17 alle 18 e troverà luogo fisico di unità nella Basilica di San Pietro dove il Pontefice si raccoglierà in una preghiera silenziosa con lo sguardo sul mondo.

"Abbiamo scelto come espressione per dare significato a questo evento: 'Un solo Signore, una sola fede', - ha spigato in una conferenza stampa in Vaticano monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione - per testimoniare il senso di profonda unità che caratterizza questo momento. Sarà un evento che per la prima volta si realizza nella storia della Chiesa e abbiamo motivo di definirlo 'storico'".

Infatti, ha spiegato il vescovo, "le cattedrali del mondo per un'ora saranno sincronizzate sull'ora di Roma e saranno in comunione con il Papa nell'Adorazione Eucaristica". Fino ad oggi sono giunte "adesioni massicce" si fa sapere dal Vaticano anche se in alcuni paesi come la Cina e la Siria non si sa ancora se il collegamento ci potrà essere.

Comunque, ad aderire, sono già state intere conferenze episcopali, parrocchie, congregazioni religiose, specialmente i monasteri di clausura, e le associazioni. "Difficile dare il numero esatto, - ha poi spiegato monsignor Fisichella - ma sono certamente migliaia e migliaia le adesioni". Questo mentre a oggi la presenza di pellegrini a Roma per celebrare l'Anno della Fede voluto da papa Ratzinger hanno raggiunto il ragguardevole numero di circa 4 milioni e 300 mila pellegrini.

Il 2 giugno ogni parte del pianeta, dalle Isole Cook, Samoa e Honolulu a Reykiavik in Islanda, dal Sudafrica, al Vietnam fino all'Oceania, saranno collegate in questa invisibile rete che potrà contare anche su alcune intenzioni di preghiera volute dal Papa stesso. Una sarà rivolta alla Chiesa nel mondo perché possa sempre essere "apportatrice di misericordia e provocare un rinnovato impegno nell'amore" e per "quanti nelle diverse parti del mondo vivono la sofferenza di nuove schiavitù e sono vittime delle guerre, della tratta delle persone, del narcotraffico e del lavoro 'schiavo', per i bambini e le donne che subiscono ogni forma di violenza". Ma papa Francesco non ha mancato di pregare anche "per tutti coloro, inoltre, che si trovano nella precarietà economica, soprattutto i disoccupati, gli anziani, gli immigrati, i senzatetto, i carcerati e quanti sperimentano l'emarginazione".

© Avvenire, 28 maggio 2013

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