Arcivescovo

S.E. Giuseppe

Satriano

IN AGENDA

Il Papa alla Porziuncola «dono di misericordia»

Si respira aria di Paradiso nella minuscola chiesa che è custodita all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli e che il mondo conosce come la Porziuncola

«Perché l’indulgenza plenaria che san Francesco chiese al Signore e alla Vergine e che papa Onorio III gli concesse non è altro che un abbraccio intimo con Dio e quindi un anticipo di Paradiso nel mondo», spiega il frate minore padre Rosario Gugliotta, custode di questa “piccola porzione di terra” (è ciò che vuol dire Porziuncola).

La cittadina umbra ai piedi di Assisi è pronta a vivere un giubileo nel Giubileo. Infatti la Provvidenza ha voluto che l’Anno Santo della misericordia coincidesse con un anniversario caro alla spiritualità francescana: gli ottocento anni del Perdono di Assisi.

Le celebrazioni dell’anniversario si apriranno fra lunedì 1 e martedì 2 agosto proprio in occasione della festa del Perdono che si tiene ogni 2 agosto. Riconciliazione e misericordia, conversione e indulgenza plenaria sono le “bussole” del Giubileo voluto da papa Bergoglio.

E sono le colonne dello speciale dono che il Signore elargì al santo quando nella Porziuncola Francesco lo pregò «che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe». E, a Onorio III che gli domandò per quanti anni volesse l’indulgenza, il Poverello rispose: «Padre Santo, non domando anni, ma anime».

Era il 1216. «La Porziuncola è una Porta Santa sempre aperta in perenne Giubileo – afferma il custode –. E ha anticipato anche il primo Anno Santo della storia della Chiesa indetto da Bonifacio VIII nel 1300». Ogni anno questo santuario del “Figliol prodigo” è meta di migliaia di pellegrini.

E anche papa Francesco si farà pellegrino alla Porziuncola giovedì 4 agosto. «Sarà un incontro straordinario – sottolinea padre Gugliotta –. Con la sua visita papa Bergoglio riconosce nel singolare privilegio concesso dai suoi predecessori a san Francesco una sorgente di misericordia. Davvero nella Porziuncola pulsa il cuore di Dio, come lui stesso ha detto». Per la sua catechesi il Pontefice ha scelto il brano del Vangelo di Matteo in cui Cristo chiede di perdonare settanta volte sette. «È un testo amato dal Papa – osserva il custode –. E al centro c’è la figura del servo a cui viene condonato dal re il suo debito ma che poi non usa misericordia. Ecco, chi sperimenta nella vita la misericordia di Dio ne deve fare dono ai fratelli. La misericordia vissuta e accolta chiede di essere misericordiosi e non contempla la chiusura in se stessi». Alle genti di Assisi san Francesco annunciò l’indulgenza gridando: «Voglio mandarvi tutti in Paradiso». Da allora ogni giorno si può ottenere questa “grande utilità spirituale” varcando la soglia della Porziuncola e per la festa del Perdono, dalle 12 del 1 agosto alle 24 del 2 agosto di tutti gli anni, entrando anche nelle chiese parrocchiali e nelle chiese francescane sparse per il mondo. Come a dire che il perdono e la pace sono davvero alla portata di tutti.

«All’uomo contemporaneo – chiarisce padre Gugliotta – questo “beneficio” dice che mettendosi di fronte al Padre con il desiderio di un taglio radicale con il peccato si tocca con mano quell’eccesso di grazia che viene da Dio. E chi assapora l’infinito amore del Signore è chiamato a riversarlo su ciò che gli sta intorno. Come ha fatto san Francesco, possiamo chiamare ogni persona e ogni creatura fratello e sorella perché l’uomo si è riconciliato con l’Altissimo e quindi con il prossimo e con il Creato». Sarà il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, a dare il via ai festeggiamenti dell’ottavo centenario con la Messa di martedì alle 11 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.

«Non abbiamo voluto organizzare un Giubileo di eventi – racconta il religioso –. Nei prossimi mesi ci impegneremo con un’attenzione ancora maggiore ad accogliere chi giunge alla Porziuncola assetato di misericordia». Partendo dal confessionale. «È una benedizione del cielo poter essere ministri della Riconciliazione qui. Sono centinaia le ore che ogni settimana come frati dedichiamo ad ascoltare gli uomini e le donne che aprono il loro cuore al Signore e a dispensare il perdono di Dio». In tutto la fraternità della Porziuncola è composta da settanta religiosi: quindici sono anziani infermi che il Papa incontrerà nell’infermeria. E poi ci sono anche tre frati che curano il centro Caritas ribattezzato “Casa papa Francesco” dove Bergoglio pranzò con i poveri quando venne la prima volta ad Assisi, nell’ottobre 2013, a pochi mesi dalla sua elezione al soglio pontificio.

Lunedì 1 agosto alle 11 è in programma l’Eucaristia presieduta dal ministro generale dei Frati Minori, lo statunitense padre Michael Anthony Perry. Del resto la Porziuncola è mater e caput (madre e capo) dell’Ordine. «Si tratta del luogo delle nostre origini», precisa il custode. E ne evidenzia l’impronta mariana. «Se Francesco l’ha amato così tanto, è perché qui vedeva l’icona in pietra di Maria e sentiva il calore del grembo di una madre. Il legame era così forte che, mentre stava per morire, ammonì i frati dal guardarsi bene dall’abbondare la Porziuncola. E aggiunse: “Questa è l’abitazione di Dio e della Vergine. Ciò che chiederete qui con fede lo otterrete”».

Nella mostra allestita nella sala San Pio X per raccontare l’indulgenza di Santa Maria degli Angeli si ricorda che manca la “carta”, la bolla che attesta la decisione pontificia. «Ma in ottocento anni non è mai venuto meno il fiume di fedeli che già dopo mezzo secolo dalla morte di san Francesco si riversava qui. Oggi i pellegrini portano con sé la mancanza di amore che si avverte nella nostra società, lo smarrimento per i drammi e le violenze che anche in questi ultimi giorni scuotano le coscienze, i riverberi delle conflittualità che minano le relazioni.
Ecco, il Poverello aveva messo nelle mani del Signore tutto questo e ancora adesso ripete che sulla terra l’armonia profonda è possibile ». Domani si conclude anche la tradizionale Marcia francescana che da tutta Italia porta i giovani alla Porziuncola. «Durante tutto l’anno gran parte dei pellegrini è rappresentato dai ragazzi – conclude il custode –. È l’urgenza di Dio che li fa giungere qui. E vedono nel santo una guida semplice che parla al loro cuore ed è in grado di condurli al Signore».

Giacomo Gambassi

© Avvenire, 31 luglio 2016

 

Ottavo centenario del Perdono di Assisi

Il Papa «pellegrino» ad Assisi il 4 agosto

Papa Francesco tornerà ad Assisi come pellegrino per pregare alla Porziuncola nel pomeriggio del 4 agosto prossimo. L'occasione è offerta dall'VIII Centenario del Perdono di Assisi, che cade provvidenzialmente nell'Anno Santo straordinario della Misericordia.

Papa Francesco visiterà in forma semplice e privata nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, dove si raccoglierà in preghiera ed offrirà il dono della sua parola.

La notizia è stata comunicata dal presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova evangelizzazione, l'arcivescovo Rino Fisichella.

«La visita di Papa Francesco del prossimo 4 agosto riempie il cuore di gioia dell'intera famiglia francescana e degli uomini di buona volontà. È un'ulteriore sottolineatura della presenza di un Giubileo Francescano nel Giubileo della Chiesa», lo ha sottolineato padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi.

Facendo un parallelo sul cammino all'unisono tra il Poverello di Assisi e Papa Francesco, «oggi percorriamo la sfida più difficile in tempi di guerre, di odio e di sangue che scorre nei solchi della terra - ha aggiunto padre Fortunato -; in nome di Dio oggi si uccide e sembra di assistere a nuove crociate di uomini accecati dall'odio e dalla violenza. Francesco e Francesco desiderano, invece che il nostro occhio sia accecato dall'amore per l'altro e che i nostri gesti siano animati dalla carità. È questa la nuova sfida che tutti insieme vogliamo e dobbiamo intraprendere».

© Avvenire, 4 luglio 2016

 

Porziuncola: 800 anni di misericordia

Da otto secoli è un vero e proprio santuario della misericordia e della riconciliazione che attrae migliaia di pellegrini e che il mondo conosce come la Porziuncola. “Piccola porzione di terra” vuol dire quel vocabolo legato al nome di Francesco che deve la sua notorietà alla «remissione di tutte le colpe» chiesta dal santo a Cristo e alla Vergine nel 1216. Un “dono” del cielo che ha fatto del Perdono di Assisi una delle indulgenze più note della cristianità che ogni anno, fra il 1° e il 2 agosto, può essere ottenuta entrando nella chiesetta ospitata all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli ai piedi di Assisi. Narrano le cronache che nel 1701 fu così imponente l’afflusso di gente che vennero travolti frati, pellegrini e soldati tanto da spingere le autorità ecclesiastiche a regolare lo svolgimento della festa per evitare incidenti.

È uno degli aneddoti svelati nella mostra Il Perdono di Assisi: storia, agiografia, erudizione che attraverso documenti, codici e libri antichi giunti da biblioteche e archivi italiani ed esteri – fra cui la Biblioteca Vaticana – racconta la storia di questo straordinario “privilegio”. L’esposizione viene inaugurata oggi nella sala San Pio X del museo della Porziuncola (fino al 1° novembre) con la presentazione del catalogo alle 17 da parte di Roberto Rusconi, docente di storia del cristianesimo all’Università Roma Tre. La rassegna apre le celebrazioni per l’ottavo centenario dell’indulgenza della Porziuncola che avranno il loro culmine ad agosto. Un anniversario che «si inserisce felicemente nel contesto del Giubileo della misericordia » e che ancora una volta mostra come «le vicende della memoria del santo di Assisi si intersechino con la storia universale della Chiesa», scrivono in un testo congiunto il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, padre Claudio Durighetto, ministro della Provincia serafica dei Frati minori, il conventuale Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi, e padre Rosario Gugliotta, custode del Convento della Porziuncola. E aggiungono che il Perdono di Assisi «anticipò l’indizione del primo Giubileo di Bonifacio VIII e con la sua cadenza annuale rappresenta quasi un ponte dall’uno all’altro Giubileo».

Non è un caso che sia esposta la Bolla di papa Caetani per il primo Anno Santo del 1300 insieme con quella di Celestino V sulla Perdonanza dell’Aquila. Ad organizzare l’evento la Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, il Sacro Convento, la Conferenza episcopale umbra, il Comune di Assisi e la Società internazionale di studi francescani. «La mostra propone un percorso fra storia e memoria – chiarisce il curatore Stefano Brufani –. I Frati minori seppero interpretare la pietà popolare del tempo che anelava alla pienezza della comunione con Dio. E alla Porziuncola crearono un luogo teologico dove era possibile con Francesco, modello di santità evangelicopenitenziale, e grazie alla predicazione penitenziale e alla prassi del sacramento della Confessione, gridare ai fedeli: “Voglio mandarvi tutti in Paradiso”». La mostra parte proprio dalla Porziuncola, l’oscuro luogo già apparso nella toponomastica del Mille che viene scelto dal Poverello come mater e caput (madre e capo) dell’Ordine per la presenza della chiesa di Santa Maria degli Angeli, quasi a dire l’amore di Francesco per questo angolo mariano. Interessante è la ricostruzione del “sì” all’indulgenza che la tradizione vuole sia stata concessa al santo da papa Onorio III. Fin dalle origini dell’Ordine manca una “carta” che attesti la decisione pontificia.

Se a metà del Duecento si registra un incremento di pellegrini per la festa del 2 agosto, il documento più antico in mostra che fa riferimento all’indulgenza di Santa Maria degli Angeli è la testimonianza di Benedetto e Raniero d’Arezzo e di Pietro Zalfani, un frammento ritagliato da un codice e collocato su una tavola di legno. Il vescovo Teobaldo d’Assisi giustificherà l’assenza della lettera papale col fatto che il Poverello avrebbe rifiutato il documento perché “Cristo stesso sarà il notaio”. Negli anni Trenta del 1300 Francesco di Bartolo scriverà il Liber che spiegherà l’origine dell’indulgenza – definita anche “Perdonanza” – e presenterà alcuni miracoli. Un estratto del suo libro sarà la prima opera francescana stampata con i caratteri mobili di Gutenberg. Santi, teologi e penitenti passeranno dalla Porziuncola come santa Margherita da Cortona o la mistica Angela da Foligno. Il Perdono di Assisi entrerà anche nelle prediche come quelle di Bernardino da Siena che insisterà sulla misericordia di Dio. E si tradurrà in una grandiosa accoglienza dei pellegrini. Come accade ancora oggi.

Giacomo Gambassi

© Avvenire, 2 luglio 2016

 

Il 4 agosto il Papa alla Porziuncola di Assisi

 

Papa Francesco ad Assisi: come seguire la visita

Nell'Anno santo della misericordia, Papa Francesco ha scelto di andare alla Porziuncola di Assisi, pellegrino tra i pellegrini giovedì 4 agosto, nell’VIII centenario del Perdono di Assisi.

L'arrivo di Papa Francesco è previsto ad Assisi, e in particolare nella Basilica di Santa Maria degli Angeli intorno alle 15.40. La visita si concluderà alle 18 dello stesso giorno. Il ritorno a Roma è in programma per le 19.

Il programma della visita

Qual è il significato della visita di Papa Francesco ad Assisi?
In un'intervista all'agenzia Sir lo ha spiegato Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino che assieme alle autorità civili il Papa all'eliporto di Assisi: «Dando la notizia del Perdono, il 2 agosto 1216, Francesco esclamò: “Io vi voglio mandare tutti in Paradiso”. La Porziuncola diveniva una porta del cielo. Aperta soprattutto per i semplici e i poveri. Casa dove la presenza di Dio si percepisce come una carezza e le pietre hanno il calore di un grembo materno. L’indulgenza fu per Francesco anche un regalo per la gente più umile e priva di mezzi, in un tempo in cui procurarsi questo beneficio spirituale imponeva costosi e lunghi pellegrinaggi. Francesco chiese al Papa una indulgenza “senza obolo”. A misura dunque dei nullatenenti! Anche con la Porziuncola egli si faceva difensore e custode dei poveri. Questa cappella a lui cara porta inscritto il suo ideale, rilanciato da papa Francesco: “Una Chiesa povera e per i poveri”. Ricevendo, in Porziuncola, l’indulgenza, si percepisce che essa, lungi dal chiuderci in un intimismo auto-referenziale, dilata il cuore. Ci spinge a rimboccarci le maniche per costruire un mondo più giusto, fraterno, accogliente. Un mondo di pace.

Come seguire la visita di Papa Francesco ad Assisi in tivù?
Tv2000, in collaborazione con il Ctv, seguirà in diretta nel pomeriggio del 4 agosto a partire dalle 15.20 la visita di Papa Francesco alla Porziuncola in occasione dell’VIII Centenario del Perdono di Assisi, che cade provvidenzialmente nell’Anno Santo straordinario della Misericordia. A raccontare la visita di Papa Francesco, pellegrino nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, uno Speciale Tg che racconterà attraverso con interviste, ospiti in studio, approfondimenti, collegamenti da Assisi, questo momento di spiritualità e preghiera.

Come seguire la visita di Papa Francesco ad Assisi alla radio? InBlu Radio, il network delle radio cattoliche italiane, trasmetterà in diretta la visita del Papa alla Porziuncola di Assisi con approfondimenti e interviste.

Come seguire sul web il pellegrinaggio di Papa Francesco alla Porziuncola nell'anniversario del VIII Centenario del Perdono di Assisi?
Il sito online di Avvenire seguirà in diretta la visita del Papa ad Assisi e le immagini più significative della giornata verranno rilanciate anche sulle pagine Facebook e Twitter di Avvenire.

Il quotidiano Avvenire, nella sua edizione cartacea, darà conto della visita del Papa con interviste e analisi il 4 e il 5 agosto.

Infine, anche l'agenzia Sir seguirà in diretta la visita di Francesco in terra umbra.

Ilaria Solaini

© Avvenire, 3 agosto 2016

Prossimi eventi