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"Per prelevare le reliquie del Santo ci lasciamo guidare dalla Spirito di Dio"

Messaggio di saluto del Priore della Pontificia Basilica di San Nicola in Bari, Padre Giovanni Distante op, in occasione della presentazione del libro “La traslazione della reliquia di San Nicola il Taumaturgo da Bari in Russia (21 maggio – 28 luglio 2017)”. Bari, 19 dicembre 2018

Eminenza, Eccellenza, Autorità , Fratelli e sorelle in Cristo

            in questo giorno solenne, in cui abbiamo celebrato la festa liturgica di San Nicola il Taumaturgo, ci ritroviamo insieme per fare memoria di un evento propiziato dall'incontro avvenuto a L’Avana nel 2016 tra Sua Santità Papa Francesco e Sua Santità Kirill Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, di cui riferisce ampiamente il libro che presentiamo: La traslazione della reliquia di San Nicola il Taumaturgo da Bari in Russia (21 maggio-28 luglio 2017), edito in lingua russa e italiana dalla Casa Editrice "Poznanije".

            Ricordo che quando il Rettore della Basilica, P. Ciro Capotosoto, confidò che si stava prospettando l'eventualità di un momentaneo trasferimento in Russia di una parte delle reliquie di San Nicola, mi mostrai un po' dubbioso, nonostante fossi consapevole di quella che sarebbe stata la straordinarietà dell'evento, perché avrebbe contribuito ad incrementare i rapporti fraterni tra le nostre due Chiese, cattolica ed ortodossa.

            Mi chiedevo se non si andava ad interrompere una tradizione che per quasi un millennio aveva suggellato la sacra inviolabilità della tomba barese di San Nicola. In 930 anni, mai una reliquia del Santo aveva lasciato Bari. Inoltre, è risaputo che diventa impossibile prelevare le reliquie del Santo, senza smantellare l'altare sotto il quale nel 1089 furono riposte da Papa Urbano II.

            è pur vero che se ci lasciamo guidare dalla Spirito di Dio, è facile intravedere soluzioni a qualsiasi nostra difficoltà o problema.

            La sera del 21 giugno 2016, d'intesa con la Santa Sede e su mandato dell'Arcivescovo, il Rettore della Basilica incaricò il Prof. Francesco Introna, Ordinario di Medicina Legale e Direttore dell'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Bari a procedere al prelevamento, introducendo un fibroscopio nel foro del diametro di circa 7 cm, attraverso il quale ogni anno il 9 maggio si effettua il prelievo della Santa Manna.

            Il provvidenziale risultato è noto a tutti. Fu estratta una piccola e preziosa reliquia: una costola sinistra; quella più vicina al cuore del Santo.

            Ai 2.392.000 fedeli che secondo le fonti ufficiali sono accorsi pellegrini in Mosca e in San Pietroburgo, San Nicola ha fatto sentire fortemente i battiti del suo cuore.

            Il rapporto inscindibile tra San Nicola e il popolo russo è meravigliosamente descritto da Sua Santità il Patriarca Kirill: "Anche se non è mai stato in Russia e non è legato al nostro paese né per nazionalità né per cultura, è percepito da noi come un santo russo perché ha attraversato con noi tutta la faticosissima e sanguinosa storia del nostro popolo. Forse nei momenti più difficili della nostra storia la preghiera a San Nicola era particolarmente forte, e quindi noi attribuiamo la salvezza della nostra patria da tanti disastri alla risposta a questa preghiera da parte del Santo".

            Vostra Eminenza, nel ricevere in consegna la reliquia il 21 maggio 2017, ha rapportato questa momentanea traslazione a quella del 1087, nella quale da subito "la Chiesa russa ha voluto riconoscere l'azione della Provvidenza".

            Il Cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, il giorno della riconsegna della reliquia ha asserito che questa seconda traslazione "è stata un'opportunità particolarmente proficua per ancorare nella fede del popolo di Dio la ricerca ecumenica della riconciliazione della Chiesa in Oriente ed Occidente".

            Ringraziamo Dio e il Suo grande Santo Nicola per questo "miracolo dell'unità", come ha definito l'evento Mons. Francesco Cacucci, nostro Arcivescovo e Delegato Pontificio per la Basilica.

            A nome di tutti i devoti di San Nicola e della comunità dei Frati Domenicani, esprimo la più fervida gratitudine a Vostra Eminenza, unitamente a Sua Ecc.za Mons. Cacucci e P. Ciro. Siete stati i protagonisti di un evento il cui significato spirituale e storico resterà indelebile nel cuore dei fedeli delle nostre due Chiese.

P. Giovanni Distante op