Non è una preghiera ufficiale della Chiesa ma rientra tra le pie pratiche popolari. Si celebra nei nove giorni precedenti la solennità del Natale, dal 16 al 24 dicembre. Comprende vari testi che vogliono aiutare i fedeli a prepararsi spiritualmente alla nascita di Gesù. Fu eseguita per la prima volta in una casa di missionari vincenziani di Torino nel Natale del 1720, nella chiesa dell'Immacolata
“Gesù lo ha detto chiaramente: chi parla male del fratello e della sorella, chi calunnia il prossimo, è omicida, uccide con la lingua”. È il monito del Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata a San Giuseppe “uomo del silenzio”. “Noi non crediamo questo, ma è la verità”, ha commentato a braccio: “Pensiamo alle volte in cui abbiamo ucciso con la lingua: ci vergogneremo, ma ci farà tanto bene”. Al termine dell’udienza, l’invito a pregare per il popolo di Haiti
Il 12 dicembre, all’Angelus, Francesco ha esortato i fedeli a compiere un gesto, anche piccolo, ma concreto nei confronti di chi ha più bisogno, per prepararsi nel modo migliore al Natale. E nel mondo, dall’Europa all’America all’Asia, le testimonianze di fede concreta non mancano
Le Chiese europee esortano la popolazione di tutto il continente a vaccinarsi contro il Covid-19. L’appello è firmato dal card. Jean-Claude Hollerich e dal rev. Christian Krieger, rispettivamente presidenti della Comece (Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea ) e della Cec (Conferenza delle Chiese europee)
In un’intervista al Magazine “50mila volti” curato dalla Cooperativa OSA, Operatori Sanitari Associati, il Papa ne incoraggia il lavoro per l'aiuto che offre a molte persone “ad attraversare il loro buio, a non sentirsi soli”
All’Angelus nella Solennità mariana dell'8 dicembre, Francesco evidenzia che Dio opera nella quotidianità e nella semplicità della vita di ogni uomo, senza clamori, e che l’umiltà di Maria mostra una libertà interiore che la rende capace di volgersi totalmente al Padre e a chi ci sta accanto. Al termine della preghiera mariana poi il ricordo del Viaggio apostolico appena concluso e l'invitto a non farci vincere dall'indifferenza
Mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente dei vescovi russi, commenta l’annuncio dato questa mattina da Francesco di un incontro “non lontano” con il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill
Papa Francesco ha voluto congedarsi ascoltando le testimonianze di ragazzi presso la scuola San Dionigi delle Suore Orsoline. Poi la visita del presidente Konstantinos Tasoulas
Nel dialogo con i giornalisti sul volo di ritorno dalla Grecia Francesco ha parlato del viaggio, dei migranti, della fraternità con gli ortodossi e del caso delle dimissioni dell’arcivescovo di Parigi Aupetit, vittima “del chiacchiericcio”
Durante la celebrazione eucaristica ad Atene, nella “Megaron Concert Hall", Francesco indica un luogo, il deserto, e un tempo, quello della conversione, per cogliere la presenza di Dio nella storia dei popoli e nella vita di ogni uomo. “Chiediamo la grazia di credere - afferma il Pontefice - che con Dio le cose cambiano, che Lui guarisce le nostre paure, risana le nostre ferite, trasforma i luoghi aridi in sorgenti d’acqua”