Restituite a Dio quello che è di Dio: di Dio è l'uomo, fatto di poco inferiore agli angeli (Salmo 8) e al tempo stesso poco più che un alito di vento (Salmo 44)
Dio, quando è rifiutato, anziché abbassare le attese, le innalza: chiamate tutti! Lui apre, allarga, gioca al rilancio, va più lontano
Gesù introduce la novità propria del Vangelo: la storia di amore e tradimenti tra uomo e Dio non si concluderà con un fallimento, ma con una vigna viva e una ripartenza fiduciosa
La morale evangelica non è quella dell'obbedienza, ma quella della fecondità, dei frutti buoni, dei grappoli gonfi di mosto: volontà del Padre è che voi portiate molto frutto e il vostro frutto rimanga
Vigna di Dio siamo noi, sua coltivazione che non ha prezzo
Il perdono è scandaloso perché chiede la conversione non a chi ha commesso il male, ma a chi l'ha subito
Ogni volta che fai germogliare comunione o liberi qualcuno da qualche patibolo interiore, lì sta lo Spirito di Gesù
Prendere la propria croce, e accompagnarlo fino alla fine. Una delle frasi più celebri, più citate e più fraintese del Vangelo. La croce è una follia, un «suicidio per amore», una passione per Dio e per l'uomo
Gesù non cerca parole, cerca rapporti (io per te); non vuole definizioni esatte ma coinvolgimenti: che cosa ti è successo, quando mi hai incontrato?
Donna, grande è la tua fede! Lei che non va al tempio, che non legge le Scritture, che prega gli idoli cananei, è proclamata donna di grande fede