La festa dell'Assunta ci chiama ad aver fede nell'esito buono, positivo della storia: la terra è incinta di vita e non finirà fra le spire della violenza; il futuro è minacciato, ma la bellezza e la vitalità della Donna sono più forti della violenza di qualsiasi drago
Se noi guardiamo al Signore e alla sua Parola, se abbiamo occhi che puntano in alto, se mettiamo in primo piano progetti buoni, noi avanziamo
È bello per noi essere qui. Stare qui, davanti a questo volto, che è l'unico luogo dove possiamo vivere e sostare. Qui siamo di casa
Aver fede è un verbo dinamico: bisogna sempre alzarsi, muoversi, cercare, proiettarsi, guardare oltre
Tutto il Vangelo propone, come nostra atmosfera vitale, il respiro della fecondità, della fruttificazione generosa e paziente, di grappoli che maturano lentamente nel sole, di spighe che dolcemente si gonfiano di vita, e non un illusorio sistema di vita perfetta
Ognuno di noi è una zolla di terra, ognuno è anche un seminatore. Ogni parola, ogni gesto che esce da me, se ne va per il mondo e produce frutto. Che cosa vorrei produrre? Tristezza o germogli di sorrisi? Paura, scoraggiamento o forza di vivere?
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Non è difficile Dio: sta al fianco di chi non ce la fa, porta quel pane d'amore di cui ha bisogno ogni cuore umano stanco
Alla fine, la nostra vita è ricca solo di ciò che abbiamo donato a qualcuno. Per quanto piccolo: chi avrà dato anche solo un bicchiere d'acqua fresca, non perderà la ricompensa
Per Dio, io valgo. Valgo più di molti passeri, di più di tutti i fiori del campo, di più di quanto osavo sperare
E' lo stesso suo apostolato che Gesù affida ai discepoli. Li fa operai di un lavoro che descrive con sei verbi: predicate, guarite, risuscitate, sanate, liberate e donate