Gesù manda i suoi discepoli non a intonare lamenti sopra un mondo distratto e lontano, bensì ad annunciare il capovolgimento: il Regno di Dio si è fatto vicino
Pietro, e secondo la tradizione i suoi successori, sono roccia per la Chiesa nella misura in cui continuano ad annunciare: Cristo è il Figlio del Dio vivente
La sorpresa di quella sera è che poco pane condiviso tra tutti, che passa di mano in mano e ne rimane in ogni mano, diventa sufficiente, si moltiplica in pane in-finito
Il dogma della Trinità non è una teoria dove si cerca di far coincidere il Tre e l'Uno, ma è sorgente di sapienza del vivere
Verrà lo Spirito, vi riporterà al cuore tutto di Gesù, di quando passava e guariva la vita, e diceva parole di cui non si vedeva il fondo
Il Maestro lascia la terra con un bilancio deficitario, un fallimento a giudicare dai numeri: delle folle che lo osannavano, sono rimasti soltanto undici uomini impauriti e confusi, e un piccolo nucleo di donne tenaci e coraggiose
Vi lascio la pace, vi dono la mia pace. Non un augurio, ma un annuncio, al presente: la pace “è” già qui, è data, oramai siete in pace con Dio, con gli uomini, con voi stessi
Siamo nella cornice dell'Ultima Cena, quando Gesù, nella sua creatività, inventa gesti mai visti: il Maestro che lava i piedi nel gesto dello schiavo o della donna. Offre il pane anche a Giuda, che lo ha preso ed è uscito
Le mie pecore ascoltano la mia voce. La voce di chi ti vuole bene giunge ai sensi del cuore prima del contenuto delle parole
Gli incontri pasquali sono veri, è davvero Gesù, perché quelli che compie sono solo gesti d'amico!