Dal deserto prende avvio l'annuncio di Gesù, il suo sogno di vita. La primavera, nostra e di Dio, non si lascia sgomentare da nessun deserto, da nessun abisso di pietre
Questo è il momento favorevole, è il momento giusto per dare lo sprint e prendere sul serio noi e Dio
Gesù prova compassione, allunga la mano e tocca. Nel Vangelo ogni volta che Gesù si commuove, tocca. Tocca l'intoccabile, toccando ama, amando lo guarisce. Dio non guarisce con un decreto, ma con una carezza
Ed ella li serviva: Marco usa lo stesso verbo impiegato nel racconto degli angeli che servivano Gesù nel deserto, dopo le tentazioni. La donna che era considerata una nullità, è assimilata agli angeli, le creature più vicine a Dio
Oggi, quaranta giorni dopo il Natale, è la festa della Presentazione del Signore al tempio, che celebra l’incontro luminoso tra Gesù e l’umanità che lo attende. Nel riconoscimento del Messia da parte di Simeone e Anna, la conferma di una tenacia e di una ostinazione, nonostante la fragilità, che vincono su tristezze e desolazione
C'era là un uomo posseduto da uno spirito impuro, prigioniero di qualcosa più forte di lui. Ed ecco che Gesù interviene: non parla di liberazione, libera; non pronuncia discorsi su Dio o spiegazioni circa il male, ma si immerge come guarigione nella vita ferita
La bella notizia che inizia a correre per la Galilea è raccontata così: il regno di Dio (il mondo come Dio lo sogna) è vicino. Perché Dio si è avvicinato, ci ha raggiunto, è qui
Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Le prime parole di Gesù che il Vangelo di Giovanni registra sono sotto forma di domanda
Nel Battesimo è il movimento del Natale che si ripete: Dio scende ancora, entra in me, nasce in me perché io nasca in Lui, nasca nuovo e diverso, custodendo in me il respiro del cielo
Il Signore ci provoca ancora una volta a non metter alcuna barriera al suo modo di manifestarsi a tutto il mondo, a tutte le persone, di ogni razza, lingua, nazionalità, religione. Noi sappiamo che Dio si è rivelato pienamente ai cristiani in Gesù Cristo. Ma dobbiamo stare attenti a non cadere nella stessa trappola in cui sono caduti i contemporanei di Gesù, cosicché l'episodio raccontato oggi nel vangelo non avvenga di nuovo