La Parola stessa, fatta carne, è in cattedra, e il suo annuncio non è più profetico, ma direttamente rivelativo: non è il profeta che comunica la Parola, ma è la Parola stessa che si comunica. E’ finito il tempo delle parole, delle attese, delle promesse rimandate o rinnovate: qui, ora, inizia il compimento.
Gesù, che è Dio venuto a vivere totalmente la nostra vita umana, apparteneva a una cultura e religione (quella giudaica) che valorizzava molto il matrimonio: era segno della benedizione divina sul mondo, cammino attraverso il quale il miracolo divino della creazione continua a perpetuarsi nel mondo.
Il nostro è un Dio che ama e a nostro esclusivo vantaggio opera lo scambio tra la sua divinità e la nostra umanità, offrendo la giusta risposta alla innata esigenza dell’uomo di essere come Dio.