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Avvento, esercizio di Speranza

Messaggio dell'Arcivescovo Mons. Satriano per l'Avvento 2023

Carissimi fratelli nel sacerdozio,

cari diaconi, sorelle e fratelli che vivete l’esperienza di questa nostra Chiesa in cammino,

Buon Avvento!

Abbiamo concluso un anno liturgico e un altro si spalanca nel segno della luce.

Le tenebre sono squarciate da nuovi fulgori di speranza, che ci destano e rimettono in cammino, disponendo la vita a nuovi slanci, rivelando il volto di Dio che ci cerca e ci ama.

La storia che viviamo non sembra più una “storia”, una trama da leggere, narrare e continuare a scrivere insieme, ma un pantano di logiche aride, sterili, prive di umanità. “La moderna perdita della fede, che riguarda non solo Dio o la vita ultraterrena ma anche la realtà stessa, – afferma un autore del nostro tempo - rende la vita umana incredibilmente fugace. [...] Nulla promette di durare e mantenersi”. La vita viene messa a nudo …  e il Signore viene!

Il tempo, ormai vissuto freneticamente, divora i nostri giorni e li svuota dell’opportunità di essere spazio di salvezza…  e il Signore viene!

Il consumo vorace di ogni cosa annienta l’attesa e ci fa poveri dei sussulti del cuore… e il Signore viene!

Sì! Il Signore viene, non si stanca e torna a bussare ai nostri cuori, pro-vocando la nostra responsabilità di uomini, di donne e di credenti, come i vangeli delle scorse domeniche ci hanno indicato.

Ciò che accade a livello internazionale e le situazioni di vita che registriamo a livello locale, non possono lasciarci tranquilli, indifferenti, assuefatti. Non possiamo voltare la testa dall’altra parte.

Siamo chiamati a nutrire la vita, ripartendo dal nostro tempo, dai giorni che si susseguono.

Siamo invitati ad aprire la quotidianità alla presenza salvifica del Signore.

Siamo impegnati a una vigilanza che scruti, discerna e accolga.

Ecco il tempo dell’Avvento, in cui l’attesa diviene esercizio di speranza.

Attendere è sentirsi cercati e disporsi all’incontro.

Attendere è accogliere Dio che si converte all’uomo.

Attendere è aprirci a quei fremiti di vita che l’Incarnazione del Figlio di Dio ha disseminato nel cuore degli uomini.

Attendere è disporre i cuori all’incontro con Cristo, Principe della pace, che viene a strapparci dal lezzo delle nostre inadempienze per consegnarci al profumo di una vita che sappia amare il mondo rendendolo nuovo.

La liturgia di questo tempo permei i nostri vissuti e li renda pronti, vigilanti, audaci nell’incontro con Cristo che viene, sempre. Una vera vita spirituale consiste nell’essere vigili e consapevoli del mondo che ci circonda, di quanto esiste e accade. Tutto entra a far parte della nostra contemplazione e preghiera, invitandoci a rispondere liberamente e senza timore.

Maria, Vergine dell’attesa, ci guidi a rinnovare il nostro radicale “eccomi” al Signore che viene.

Auguri e buon Avvento!

don Giuseppe

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