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Lettera aperta all'Arcidiocesi alla vigilia del Pellegrinaggio sulla tomba dell'Apostolo Pietro

Carissime sorelle e carissimi fratelli della nostra amata Arcidiocesi,

desidero rivolgere a tutti voi un breve messaggio alla vigilia del pellegrinaggio che ci vedrà raggiungere la tomba di Pietro per rinnovare la nostra fede viva e incontrare papa Francesco, il successore del principe degli Apostoli.

Il mio primo pensiero va a tutti coloro che avrebbero voluto vivere questa esperienza, ma che per motivi logistici, non dipendenti dalla nostra volontà, non potranno prendervi parte. Il numero (saremo oltre settemila persone!), lievitato negli ultimi giorni, ha superato le aspettative di tutti, e se da un lato questo ha creato non pochi grattacapi agli organizzatori, costringendoci ad alcuni dolorosi ‘no’, dall’altro è la bellissima dimostrazione che la Chiesa di Bari-Bitonto è viva ed è in cammino. A chi parte e a chi resta oso chiedere lo stesso dono: di pregare gli uni per gli altri, in uno spirito di autentica comunione e reale partecipazione.

Siamo una carovana sinodale, una vera e grande famiglia che vuole manifestare a papa Francesco tutto il suo affetto, in un abbraccio di popolo che possa sostenerlo nella sua gravosa ed entusiasmante missione. Andare a Roma vuol dire tornare alle origini della nostra fede, alle radici di quella testimonianza che racconta l’amore di Dio con il dono totale della vita.

Voglio ringraziare innanzitutto voi, ragazze e ragazzi, che vi preparate a ricevere il dono dello Spirito, e voi che siete stati confermati nella fede negli ultimi mesi: questo pellegrinaggio è stato sognato e realizzato soprattutto per voi, perché possiate scoprire la bellezza della Chiesa. La sua storia, lunga millenni, oggi è affidata a voi, con i vostri slanci di entusiasmo e le domande di senso, con il fiuto per la ricerca e il coraggio di rialzarsi dopo ogni caduta. Prendete in mano la vostra vita e, insieme a noi, tutti insieme proviamo a fare un passo avanti, verso orizzonti di futuro e di speranza.

Un grazie speciale va anche a tutti voi genitori, educatori, catechisti, che accompagnate i nostri ragazzi. Voi, miei cari adulti, siete le fondamenta senza le quali non si può costruire alcun domani. Vivete appieno la vostra missione educativa con lungimiranza e saggezza, mostrando con la forza delle vostre scelte quotidiane la bellezza di seguire il Signore Gesù.

Infine, ma non da ultimo, ringrazio voi, fratelli sacerdoti e diaconi, che avete motivato e incoraggiato la nostra gente, i nostri ragazzi, rendendo indimenticabile questa avventura.

Sono davvero felice e fiero di essere il vostro vescovo. Mi sento edificato dalla vostra fede e incoraggiato a osare sentieri arditi verso pascoli d’altura. Il Bel Pastore è lì che ci attende, a braccia aperte, per farci riposare nella dolcezza del suo amore.

Vi voglio bene

don Giuseppe, Arcivescovo

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