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Editoriali

Mercoledì delle Ceneri

I testi biblici del Mercoledì delle Ceneri ci indicano che il cuore non si converte semplicemente con un’auto-analisi. Il nostro intimo è invitato piuttosto a volgersi a Dio: «Ritornate a me con tutto il cuore» (Gl 2, 12). La conversione non è un tornare sui propri passi, non è un fare riferimento a se stessi, non è una inversione “ad u”, ma è, ben più radicalmente, un rivolgersi al Signore, accogliendo il suo amore ed amandolo.

III Domenica del Tempo Ordinario anno B. L’ora della vocazione

C’è una voce che vien da un aldilà di noi stessi, eppure attraverso noi stessi: la voce del Signore Gesù! È così che inizia un rapporto tra ciascuno di noi e lui, sì, lui, il Signore, presenza invisibile ma viva, presenza che non parla in modo sonoro ma attrae a sé

Maria Santissima Madre di Dio Anno B

"Salve, Madre santa": così inizia la Chiesa questo nuovo anno civile, salutando la Madre, vedendo dunque in Maria la porta - davvero santa, santissima - attraverso la quale passare per muovere con sicurezza i primi passi in questa terra vergine che è l'anno che inizia

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe Anno B. Il bambino cresceva e si fortificava…

Per incontrare in verità il Signore Gesù e riconoscere la sua qualità di Salvatore di tutta l’umanità, sono necessarie la povertà di spirito e l’attesa perseverante testimoniate dagli anziani Simeone e Anna, nonché l’obbedienza alla volontà di Dio vissuta dai suoi genitori. È richiesta la disponibilità a offrire i propri corpi, cioè tutta la propria vita, in sacrificio vivente, santo e gradito a Dio: questo è il modo più efficace per esprimere il nostro desiderio dell’incontro già oggi e poi definitivo, dopo la morte, con il Signore delle nostre vite

IV Domenica di Avvento anno B. Gesù, l’uomo che solo Dio poteva darci

L’attesa del Messia nutrita da generazioni e generazioni di credenti giunge al suo termine. Quale paradosso: una dichiarazione solenne, un grande annuncio fatto a una giovane e umile ragazza di uno sconosciuto villaggio della Galilea! Gesù sarà il nome del nascituro: Jehoshu’a, “il Signore salva”. A Maria spetterà imporgli questo nome: non saranno però né lei né Giuseppe a sceglierlo, ma il Nome gli è dato da Dio stesso tramite l’angelo, perché esso è vocazione, è missione, racchiude l’identità di Gesù, Figlio dell’Altissimo, Figlio di Dio, un uomo che solo Dio poteva darci

III Domenica di Avvento anno B. Giovanni, uomo mandato da Dio

Giovanni il Battista non vuole essere identificato con nessuna delle figure messianiche e profetiche attese per la fine dei tempi. Egli è un uomo decentrato, perché sa che al centro c’è il Cristo. Evita persino di dire: “Sono”, ma continua a ripetere: “Non sono”. In questo atteggiamento c’è la vera grandezza di Giovanni, che indica, rivela, invita, ma mai chiede di guardare alla sua persona. Come dirà in riferimento a Gesù, lo Sposo: “Lui deve crescere; io, invece, diminuire”

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