La povera vedova del vangelo si spoglia di ciò che le era necessario per vivere, di tutto ciò che aveva, non di una porzione di ciò che aveva. Questa donna è per Gesù un’immagine dell’amore che sa rinunciare anche a ciò che è necessario: ecco una donna anonima, ma una vera discepola di Gesù
Risalendo alla volontà del Legislatore, Gesù discerne che amore di Dio e del prossimo sono in stretta connessione tra loro: la Legge e i Profeti sono riassunti e dipendono dall’amore di Dio e del prossimo, non l’uno senza l’altro. Se è vero che ogni essere umano è creato da Dio a sua immagine, non è possibile pretendere di amare Dio e, contemporaneamente, disprezzare la sua immagine sulla terra. E il prossimo è colui al quale ci facciamo prossimi, vicini, come Gesù ha affermato a commento della parabola del samaritano
“Ecco le schiere del trionfo di Cristo”, esclama Dante nel suo poema quando contempla l'immensa assemblea degli eletti, la “candida rosa” dei santi; e queste sue parole possono aiutarci nella contemplazione delle immagini che la Liturgia di oggi ci propone
Ogni lettore può identificarsi con il cieco Bartimeo. Deve solo prendere coscienza della propria cecità e gridare al Signore Gesù: “Abbi pietà di me!”, con piena fiducia che egli può salvarlo, cioè può strapparlo dalla tenebra e fargli vedere quello che i suoi occhi non riescono a vedere
Gesù prende le radici del potere e le capovolge al sole e all'aria: Chi vuole diventare grande tra voi sia il servitore di tutti. Servizio, il nome difficile dell'amore grande
Nella sequela di Gesù si può abbandonare la famiglia carnale per un nuova famiglia, si può vivere il celibato nella fecondità dell’amore di Cristo, dei suoi fratelli e delle sue sorelle. Abbandonare tutto può essere, per alcuni chiamati dal Signore, destinatari dell’amore preveniente di Gesù e della sua misericordia, il loro “fare” in questo mondo
Chi legge l’annuncio di Gesù sul matrimonio fedele non sta in uno spazio esente dal peccato, ma si deve sentire solidale con quanti, nel duro mestiere del vivere e nell’ancor più duro mestiere del vivere in due nella vicenda matrimoniale, sono caduti nella contraddizione alla volontà del Signore. Questo annuncio può solo e sempre essere ridetto alla luce della misericordia di Dio narrata da Gesù
"Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato in mare': una frase tremenda se centellinata parola per parola nel suo contenuto
Gesù mette i dodici, e noi con loro, sotto il giudizio di quel limpidissimo e stravolgente pensiero: chi vuol essere il primo sia l'ultimo e il servo di tutti.Offre di se stesso tre definizioni, una più contromano dell'altra: ultimo, servitore, bambino
Il cammino di Gesù è il cammino di chi vuole seguirlo, cioè del discepolo, della discepola, ieri, oggi e domani. È la sequela di Gesù che fa un cristiano, una cristiana, è “perdere la vita per lui” che significa “salvarla”: la confessione di fede a parole non è sufficiente!