IV Domenica di Pasqua anno A. Una comunità di pastori come Gesù
Gesù è il pastore perfetto perché dà la vita per le sue pecore offrendo spontaneamente se stesso per amore dei suoi, perché questi conoscano l'amore del Padre.
Gesù è il pastore perfetto perché dà la vita per le sue pecore offrendo spontaneamente se stesso per amore dei suoi, perché questi conoscano l'amore del Padre.
Resta con noi, perché si fa sera. Ed egli rimase con loro. Da allora Cristo entra sempre, se soltanto lo desidero. Rimane con me e mi trasforma, cambiandomi tre cose, il cuore, gli occhi, il cammino.
Ciò che ci fa credere è la croce. Ma ciò in cui crediamo è la vittoria della croce (Pascal): la vittoria sulla morte e sulla violenza.
Quella che stasera ci viene raccontata è una storia di luce che, per quanto venga offuscata dalle tenebre dei numerosi peccati, non si spegne mai, perché è resa vittoriosa dall'amore infinito di Dio.
In questo racconto della passione secondo Matteo, dove mi pongo io, discepolo? Sono come uno dei Dodici i quali, abbandonato tutto per seguire Gesù, giunta la passione, “tutti lo abbandonarono e fuggirono” ?
Dare la vita a Lazzaro è costato a Gesù la propria vita: ecco cosa accade nell’amicizia vera, quella vissuta da Gesù, che ha donato la propria vita per gli amici
Gesù è venuto per quelli che si sentono ciechi, non per quelli che credono di vedere e di questo sono sicuri, fino ad affermarlo contro i loro fratelli e anche contro il Signore stesso
La donna accetta di mettersi in gioco e riceve in cambio una promessa straordinaria: chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà più sete in eterno; anzi, diventerà in lui sorgente che zampilla per la vita eterna
Al discepolo è chiesto di guardare alla realtà, alla verità della croce, per scorgervi l’unica gloria che essa racconta: essere a servizio degli altri fino a dare la vita
La prima domenica di quaresima ci presenta in ogni annata liturgica la narrazione delle tentazioni di Gesù.