Le chiese in Ucraina si presentano all’appuntamento della storia tragicamente divise. Chi sono e come vedono se stessi i cristiani in Ucraina? Come le chiese hanno risposto al conflitto? Che cosa è cambiato con la guerra?
L'atto avverrà durante la Celebrazione della Penitenza che Papa Francesco presiederà alle 17 nella Basilica di San Pietro. Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima dal cardinale Krajewski, elemosiniere pontificio, come inviato del Papa
«Ci stiamo!» è il titolo dell’incontro in San Nicola a Bari in cui 130 ragazzi e i pastori della Puglia hanno dialogato attorno ai tavoli disposti nella Basilica. Un evento in un clima molto positivo
Dopo la preghiera dell'Angelus, nuovo accorato appello di Francesco per "la fine della guerra" nella martoriata Ucraina. Ricorda la città martire di Mariupol, che porta il nome della Vergine Maria, la "barbarie dell'uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi", per la quale "non ci sono ragioni strategiche che tengano". Parla di "inaccettabile aggressione armata" e chiede di porre fine "ai bombardamenti e agli attacchi", puntando "veramente e decisamente sul negoziato"
Nella mattinata di sabato12 marzo oltre 100 giovani hanno incontrato i Vescovi delle diocesi pugliesi presso la Basilica di San Nicola a Bari per un momento di ascolto reciproco
Resoconto del Forum delle associazioni familiari di Puglia sulla diretta Facebook tenuta sullo sportello regionale Pugliafofamily.it di mercoledì 9 marzo 2022
Ancora una volta Cristo, dal suo inseparabile trono, la Croce, scende e decide di dimorare con il suo popolo. Dal cuore delle grandi città al deserto delle periferie più lontane, e oggi fino ai bunker antimissili, non c’è luogo per il quale e nel quale Gesù non scelga di abitare, per stare con i suoi e amarli fino alla fine
Dopo l’Angelus, il Papa ha lanciato un nuovo appello per l’Ucraina, perché sia garantito l’accesso alle zone di guerra e si assicurino i corridoi umanitari. Francesco ringrazia tutti coloro che sono impegnati nell’accoglienza dei profughi e i giornalisti impegnati a raccontare la crudeltà del conflitto. Rilancia infine l’azione diplomatica della Santa Sede per i negoziati di pace
L'annuncio è stato dato al clero riunito presso il Centro pastorale Lumen gentium da S.E.R. Mons. Claudio Maniago
Un tweet del Papa dall’account @Pontifex invita nuovamente alla preghiera, alla carità e al digiuno come "medicina". Da Kiev l'arcivescovo greco-cattolico Shevchuk ripete: non permettiamo all'odio di imprigionarci. E ai profughi: vi aspettiamo di ritorno a casa
Nuovo tweet di Francesco per chiedere la fine della guerra nel martoriato Paese dell'est europeo. Sul terreno, il ministero della Difesa russo ha annunciato una tregua e reso noto che sono stati aperti corridoi umanitari per consentire ai civili di lasciare le città di Mariupol e Volnovakha. Le autorità ucraine: il cessate il fuoco non è stato rispettato
L’invasione russa sta portando dolore e devastazione in Ucraina: è un conflitto che minaccia di allargarsi. Altre guerre continuano a mietere vittime in Siria, Yemen, Etiopia e altre terre ancora. A pagare sono sempre i più indifesi, in particolare i bambini. Le persone semplici vogliono la pace
La campagna prende avvio venerdì 4 marzo e si pone l’obiettivo di superare 1 milione di euro. Gli interventi (anche) in collaborazione con Unhcr e Medici senza frontiere
Nel messaggio di monsignor Vito Angiuli, vescovo della diocesi di Ugento - Santa Maria di Leuca, un aiuto per vivere questo tempo in preparazione alla Pasqua e segnato dalla guerra in Ucraina: «Quando i conti non tornano, gli ideali sfioriscono e le aspirazioni evaporano, Dio irrompe per trasformare il chronos in kairos; non un tempo da cui fuggire, ma un evento da abitare e da vivere sotto l’azione dello Spirito che spinge nel deserto»
"Signore, ascolta la preghiera di coloro che soffrono e fuggono sotto il frastuono delle armi": è l'invocazione del Papa, nel giorno della preghiera e del digiuno per l'Ucraina, a conclusione dell’omelia della Messa delle Ceneri, letta dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin nella Basilica di Santa Sabina, per l'inizio del tempo di Quaresima. Il Pontefice non ha potuto presiedere la celebrazione a causa di un'acuta gonalgia
Mercoledì delle Ceneri, giornata di preghiera e digiuno perché cessino le ostilità in Ucraina, papa Francesco chiede di continuare a invocare da Dio il dono della pace. E continua la catechesi sul ciclo della vecchiaia, ricordando che ci vuole tempo per assimilare e diventare saggi
Il ruolo dell’informazione alla prova del conflitto in Ucraina. L’importanza del lavoro dei giornalisti che dal territorio ucraino raccontano le sofferenze della popolazione e il coraggio di chi non vuole arrendersi alla guerra
“Che il dialogo e la diplomazia vincano sulla guerra!”. È l’appello lanciato da Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, dalla città di Kiev nella quinta giornata della guerra in Ucraina e diffuso a poche ore dai colloqui al confine ucraino-bielorusso tra le delegazioni di Kiev e Mosca
Il pensiero all’Ucraina e a Giorgio La Pira, sindaco di Firenze, sono i punti fermi dell’omelia del presidente della Cei nella Messa che conclude il Forum del Mediterraneo. Il porporato esorta a lavorare per la pace che parte sempre da un cuore convertito
Come i santi del cielo sono davanti al “trono” di Dio, così gli operatori di pace, come diceva il fratello vescovo don Tonino Bello, sostano non «davanti alle poltrone dei tiranni, o davanti agli idoli di metallo», ma si prendono cura «di tutti i popoli oppressi dai poteri mondani, di tutte le vittime della guerra, di tutti i discriminati dall’odio, di tutti i violentati nei più elementari diritti umani»
Nel dopo Angelus, il nuovo appello del Papa per l’Ucraina: la gente comune vuole la pace ma paga sulla pelle le follie della guerra, servono corridoi umanitari per chi cerca scampo. Il ricordo dei conflitti in Siria, Etiopia e Yemen: “Dio sta con gli operatori di pace, non con chi usa la violenza”. Videomessaggio da Kiev dell'arcivescovo Shevchuk: abbiamo superato un'altra terribile notte
La Carta di Firenze è stata firmata a Palazzo Vecchio, al termine dell’Assemblea congiunta di Vescovi delegati e Sindaci delle città del Mediterraneo
Comunicato Stampa della Conferenza Episcopale Pugliese - Commissione Regionale Comunicazione e Cultura
Francesco ripropone su Twitter un passaggio dell’enciclica "Fratelli tutti." Sul suo account appaiono due foto con un crocifisso e le parole tradotte nelle due lingue. Di ieri la telefonata con sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev-Halyč della Chiesa greco-cattolica ucraina, nella quale il Papa ha assicurato il suo impegno per la pace
«Invito tutte le parti in conflitto a fare il possibile per evitare vittime civili... Il popolo russo e quello ucraino hanno una storia secolare che risale al battesimo della Russia. Questa comunione donata da Dio aiuterà a superare le divisioni che hanno causato la guerra»
Francesco ricorda che “la pandemia ci ha fatto toccare con mano la nostra fragilità personale e sociale”. Questa Quaresima, auspica il Pontefice, ci permetta di sperimentare “il conforto della fede in Dio”: “Nessuno si salva da solo” e soprattutto “nessuno si salva senza Dio”
Aiuti, vicinanza, preghiera. La Chiesa si stringe al popolo dell'Ucraina in questo drammatico momento in cui la voce della guerra sembra soffocare quella della pace. Dai vescovi del Mediterraneo giunge l'appello affinché tacciano le armi. Don Vyacheslav Grynevych, direttore di Caritas Spes Ucraina: tante persone sono in fuga dalla città di Odessa. Padre Radko Vaolodymyr da Lviv: abbiamo bisogno della preghiera. Don Taras Zheplinskyi: non ci sentiamo abbandonati
Noi ci crediamo. Con quale modalità? Non lo sappiamo, e nemmeno ci interessa. Continuiamo a fidarci di Dio
È iniziato l’attacco all’Ucraina. Sembrava impossibile una guerra in Europa nel XXI secolo. I rischi di una degenerazione sono inimmaginabili. Il Papa chiede di opporre alla potenza delle armi la debolezza della preghiera
“Preoccupazione e dolore” per lo scenario drammatico in Ucraina e “vicinanza alle comunità cristiane del Paese”