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Messaggio per la 34ª Giornata per l'approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra Cattolici ed Ebrei, 17 gennaio 2023

Non lasciamoli soli: uniti possiamo!

#UnitiPossiamo: la campagna Cei per il sostentamento dei sacerdoti di questo 2022 è tutta incentrata sul tessuto comunitario di cui i nostri sacerdoti hanno bisogno. Ce ne parla Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica

Italiani nel mondo. Migrantes: “Dal 2006 ad oggi la presenza all’estero è progressivamente cresciuta, superando i 5,8 milioni”

È stato presentato oggi a Roma il XVII “Rapporto Italiani nel Mondo” della Fondazione Migrantes. Oggi gli italiani risultano residenti in ogni luogo del mondo e ogni singolo territorio italiano ha visto in passato, e continua a vedere oggi, gli italiani partire e salutare i confini nazionali. All’estero presentano un profilo complesso: sono giovani, giovani adulti, adulti maturi, anziani o minori. Oltre 2,7 milioni sono partiti dal Meridione; più di 2,1 milioni sono partiti dal Nord Italia e il 15,7% è, invece, originario del Centro Italia. Il 54,9% degli italiani sono in Europa, il 39,8% in America, centro-meridionale soprattutto

Il Papa: “Tre guerre mondiali in un secolo, siate pacifisti!”

Sul volo di ritorno dal Bahrein, Francesco ha parlato dell’Ucraina e dei tanti conflitti del mondo. Ha raccontato dell’amicizia con il Grande Imam di Al-Azhar, dell’importanza di dare diritti e uguaglianza alle donne, dei migranti sulle navi, degli abusi sui minori. E ai cattolici tedeschi ha detto: “La Germania ha già una grande Chiesa evangelica, non ne vorrei un’altra”

«Manifestiamo perché la guerra è sempre un oltraggio a Dio e all'uomo»

Sabato 5 novembre migliaia di persone attese nelle vie della capitale per chiedere la fine dei combattimenti. Il documento base con le richieste e il programma. La mobilitazione del mondo cattolico. La lettera del cardinale Zuppi («Sono contento che ti metti in marcia per la pace, non possiamo rimanere fermi»). Parla don Renato Sacco, Pax Christi

Francesco: essenziali per i cristiani unità nella diversità e testimonianza d’amore

In Bahrein, nell’incontro ecumenico, con la preghiera per la pace di tanti rappresentanti di Chiese e Comunità cristiane nella Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia ad Awali, il Papa invoca una nuova Pentecoste, che dia passi celeri “al nostro cammino di unità e di pace”. “Non si può testimoniare davvero il Dio dell’amore – ricorda - se non siamo uniti tra noi”. Reciproco bacio della croce pettorale con il patriarca Bartolomeo I

Francesco a colloquio in Bahrein con Bartolomeo e Al-Tayyeb

In due momenti diversi, il Papa ha incontrato nella residenza papale nell’area del Sakhir Royal Palace il patriarca di Costantinopoli e il grande imam di Al-Azhar, che aveva incontrato già questa mattina al Forum sul dialogo di Awali. Al leader islamico il plauso per il suo discorso "coraggioso" sul dialogo tra gli islamici

Il Papa: oggi si gioca con missili e bombe, chi crede in Dio dice "no" alla bestemmia della guerra

Nel Sakhir Royal Palace di Awali, Francesco conclude il Forum sul dialogo con i leader delle diverse confessioni. L'invito ad un'azione comune per ricucire le divisioni: “Il cammino delle grandi religioni sia coscienza di pace per il mondo. Opporsi al 'mercato della morte', isolare i violenti che abusano del nome di Dio e interrompere il sostegno ai movimenti terroristici”. Ancora un appello "perché si ponga fine alla guerra in Ucraina e si avviino seri negoziati di pace"

Il Papa: il “commercio di morte” rende la terra un arsenale, la pace va radicata

Francesco, nella moschea del Sashir Royal Palace, a Awali, incontra il Muslim Council of Elders, il Consiglio musulmano degli anziani guidato dall'imam di Al-Azhar Al-Tayyeb, davanti al quale ribadisce che "il Dio della pace mai conduce alla guerra, mai incita all’odio, mai asseconda la violenza". Il monito: l'estremismo corrode la religione

Ognissanti. Pace, cosa posso fare per te?

Mai come oggi è tempo di pace, tempo di perdono, tempo di incontro, tempo di credere che possiamo essere davvero custodi gli uni degli altri. Con il contributo di tutti, l’umanità può diventare come una famiglia, in cui ogni differenza, ogni colore, ogni cultura siano semplicemente le sfumature della fantasia di Dio. Un’umanità così sarebbe l’artefice di una vera rivoluzione, di una primavera di pace e di riconciliazione. E allora, prepariamo la pace con scelte e con gesti di giustizia!