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Il Vaticano II 60 anni dopo. Bettazzi: evoluzione ecclesiale da applicare pienamente

Il vescovo emerito di Ivrea, 99 anni tra un mese, unico padre conciliare italiano vivente, ricorda le parole di Giovanni XXIII all’apertura del Concilio: “Non vogliamo cambiare verità della fede. Siamo noi che cambiamo nel capirle e nell'attuale meglio”. E il Sinodo può mettere al centro “la responsabilità di ogni battezzato nella Chiesa”

Sessant'anni anni fa il primo atto del Concilio, porta della Chiesa spalancata sul mondo

Fortemente voluto da san Giovanni XXIII e portato a compimento da san Paolo VI, il Vaticano II iniziava i lavori l'11 ottobre 1962, evento la cui forza propulsiva non si è esaurita come ha costantemente riaffermato il magistero di tutti i pontificati successivi:.La direzione di marcia nelle parole inaugurali di Papa Roncalli: volersi calare "nel tempo presente" con la "medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore"

Quando Papa Giovanni XXIII fermò la minaccia del conflitto nucleare

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha bruscamente rianimato il mostro del conflitto atomico. E ancora ci svegliamo ogni giorno con la paura che qualcosa a est sia drammaticamente cambiato nelle ultime ore, ingoiando il mondo in un precipizio senza ritorno. Probabilmente è lo stesso risveglio che, all’alba degli anni Sessanta, vissero le donne e gli uomini del pianeta che pure si apprestavano a entrare nella stagione, che oggi evochiamo spesso, della ricchezza e del benessere

Ad Assisi arde la Lampada votiva, simbolo di unità e fratellanza

Una visita nella cripta di san Francesco negli orari di chiusura della Basilica per raccontare cosa c’è dietro al lume, oggi al centro dell’attenzione di tutto il mondo per la solennità del patrono d’Italia. “Resta acceso giorno e notte e rappresenta l’Italia, il mondo e la pace universale”

Il Papa: preghiamo Gesù con spontaneità e affetto, come si parla a un amico

Nell’udienza generale, proseguendo le catechesi sul tema del discernimento, Francesco ha sottolineato che la familiarità con Dio, il rivolgersi a lui come ad un amico, “vince la paura che la sua volontà non sia per il nostro bene”. Mentre Lui “non ci abbandona mai, anche quando noi ci allontaniamo”

Francesco: l'uso bellico dell'energia atomica è un crimine

Nella nona Giornata mondiale per l'eliminazione delle armi nucleari, il Papa ribadisce in un tweet che "oggi più che mai" l'utilizzo "per fini di guerra" di questo tipo di risorsa va "non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune"

Il Papa: la Chiesa ascolti davvero i giovani, si rischia di “usarli” per fare bella figura

Francesco incontra la Comunità Shalom per i 40 anni della fondazione e ne loda le caratteristiche di “coraggio creativo, accoglienza, slancio missionario”. Botta e risposta con ragazzi e missionari ai quali ricorda l’importanza della liturgia e del protagonismo giovanile. Il Pontefice raccomanda poi “responsabilità e prudenza” per evitare “ingerenze” nelle coscienze personali

Papa a Matera: “Vergogniamoci per la lotta tra ricchi e poveri”

Papa Francesco, nello stadio di Matera, ha messo in guardia dall'"asfissia del nostro piccolo io" e dalla "religione dell'avere e dell'apparire". "Il nostro futuro dipende da questa vita presente: se scaviamo adesso un abisso con i fratelli, ci scaviamo la fossa per il dopo". "Sogniamo una Chiesa eucaristica". "Per l'Italia più nascite, più figli", l'auspicio dell'Angelus

Francesco: Eucaristia è profezia di un mondo nuovo, dall’egoismo all'amore

Chi adora Dio non diventa schiavo di nessuno. Non c’è vero culto eucaristico senza compassione dinanzi alle ferite di chi soffre. Così Papa Francesco oggi durante la messa a conclusione del 27mo Congresso Eucaristico Nazionale nello Stadio Comunale XXI Settembre. Il Pontefice, a causa del maltempo , non è potuto partire dall'Eliporto Vaticano, ma dall'aeroporto di Roma Ciampino. Atterrato a Gioia del Colle si è trasferito in auto a Matera. Al termine della celebrazione il rientro in Vaticano

«Se alziamo dei muri ne rimarremo imprigionati»

Il pontefice chiude con una concelebrazione l'incontro della Cei di Matera.«I migranti vanno accolti, accompagnati, promossi e integrati». Per l'Italia chiede alla Vergine più nascite. L'appello per la pace nel Myanmar

Il Papa ad Assisi: serve una nuova economia che ascolti il grido dei poveri e della terra

La capacità di mettere in discussione l’attuale modello di sviluppo: niente di meno si attende Papa Francesco dai giovani economisti, imprenditori e imprenditrici convenuti ad Assisi da più di 100 Paesi per il primo incontro in presenza di Economy of Francesco. L'attuale situazione mondiale richiede nuovi paradigmi economici che mettano al centro i poveri, l'ambiente e il lavoro. I vostri ideali e valori devono trovare concretezza e farsi "carne", raccomanda loro il Papa

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